Epidemie

Le terapie intensive piene di non vaccinati? In Inghilterra non è così

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Anche in Albione giornali e TV ripetono il mantra: «la pandemia dei non vaccinati». Di solito, segue l’immagine che dottori, giornalisti e politici vaccinisti cercando di dipingere nella mente dell’onesto cittadino: le terapie intensive sono piene di non vaccinati.

 

A cercare di guardare dentro questo cliché pandemico ci ha pensato l’Off-Guardian.

 

«Le unità di terapia intensiva non sono “piene” di pazienti COVID non vaccinati, non sono nemmeno piene di casi COVID . In effetti, non sono nemmeno piene» scrive il sito.

L’Inghilterra ha 4.330 letti di terapia intensiva disponibili, di cui 894 (21%) sono utilizzati da pazienti COVID, 2.608 (60%) pazienti non COVID e 828 (19%) sono vuoti

 

A partire dalla scorsa settimana, le statistiche sui posti letto del NHS England – il Sistema Sanitario Nazionale inglese – hanno riferito che l’Inghilterra ha 4.330 letti di terapia intensiva disponibili, di cui 894 (21%) sono utilizzati da pazienti COVID, 2.608 (60%) pazienti non COVID e 828 (19%) sono vuoti.

 

«Quindi, i letti di terapia intensiva in Inghilterra non sono nemmeno pieni al 90%, figuriamoci al 90% pieni di pazienti COVID non vaccinati» scrive il sito, riferendosi alle dichiarazioni pubbliche di una dottoressa che ha sostenuto pubblicamente che «il 90% delle persone in ospedale non è vaccinato».

 

«Quindi, i letti di terapia intensiva in Inghilterra non sono nemmeno pieni al 90%, figuriamoci al 90% pieni di pazienti COVID non vaccinati»

Si tratta di una svista?

 

«Cerchiamo di essere caritatevoli e supponiamo che queste persone abbiano espresso male o abbiano comunicato male il loro punto. Supponiamo che volessero dire che il 90%  dei ricoverati per COVID non sono vaccinati. Questo, almeno, è vero, giusto? Sbagliato».

 

È riportato che il numero effettivo di ricoverati COVID è il 35,4%.

 

Secondo i dati dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (pagina 31 di  questo documento) 6.639 pazienti sono stati ricoverati in ospedale «con COVID» nelle settimane 44-47 di quest’anno. Di questi 6.639, 2355 non erano vaccinati.

 

«Quindi le persone non vaccinate non costituiscono nemmeno la maggioranza dei casi di COVID, figuriamoci la maggior parte dei ricoveri in terapia intensiva in generale»

«Quindi le persone non vaccinate non costituiscono nemmeno la maggioranza dei casi COVID, figuriamoci la maggior parte dei ricoveri in terapia intensiva in generale».

 

«Quindi, anche seguendo le statistiche ufficiali – che abbiamo mostrato in precedenza sono regolarmente gonfiate per far apparire spaventosa la pandemia – l’affermazione è errata».

 

Il calcolo non tiene nemmeno conto del fatto che, secondo Public Health England, un «ricoverato per COVID» è chiunque sia ricoverato in ospedale  per qualsiasi motivo  entro 28 giorni da un test COVID positivo. Questo potrebbe includere persone che sono ricoverate in ospedale per qualcos’altro e che poi risultano positive al test mentre sono state lì.

 

Infine, in Inghilterra come in Italia, si pone un problema politico e storico:

 

«Potremmo anche parlare del numero esiguo di posti letto ospedalieri disponibili in questo Paese, che si è più che dimezzato dagli anni ’80, mentre nello stesso periodo la popolazione è esplosa».

 

 

 

 

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