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Le proteine spike si stanno autopropagando dai vaccinati ai non vaccinati?

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Il medico e ricercatore Paul Marik ha avvertito che evitare l’iniezione sperimentale COVID potrebbe non essere sufficiente per impedire alle pericolose proteine ​​​​spike di infettare una persona, poiché sono facilmente trasmissibili tramite individui vaccinati.

 

Il dottore ha sostenuto questa tesi – nota in inglese come «shedding», cioè diffusione, propagazione – in una lunga intervista con Children’s Health Defense, il gruppo per la salute dei bambini creato anni fa dal candidato presidente USA Robert F. Kennedy jr., di cui Renovatio 21 da oramai più di un lustro traduce e pubblica i materiali.

 

Il dottor Marik qui afferma che i non vaccinati dovrebbero fare attenzione alla possibilità di propagazione delle proteine spike, che potrebbero essere diffuse tramite contatto stretto o contatto intimo.

 

«Non c’è dubbio che la propagazione sia un fenomeno reale. Ciò può essere orribile. Tuttavia le autopsie hanno mostrato che la quantità di proteine spike negli spermatozoi dopo la vaccinazione è davvero sbalorditiva».

 

«Così uomini vaccinati che fanno sesso con partner non vaccinate possono trasferire le proteine spike. Sappiamo di donne che hanno avuto rapporti con il proprio partner e hanno sviluppato sintomi di malattia da spike. Quindi può succedere».

 

L’altro modo [in cui può verificarsi la propagazione] è che le persone che sono state recentemente vaccinate espirano quelli che vengono chiamati esosomi. Questi exosomi sono particelle nanolipidiche con proteine spike. Così se sei a contatto ravvicinato – e non solo a contatto fisico o intimo, può essere una prossimità ragionevole con qualcuno che si è recentemente vaccinato – tu puoi inalare gli esosomi ed essere spiked», cioè avere trasferite le proteine spike anche nel tuo corpo non vaccinato.

 

 

Come noto, il vaccino genico spinge le cellule a creare delle proteine spike simili a quelle del virus, così da insegnare al sistema immunitario, secondo la teoria, ad attaccare il patogeno avendo imparato ad attaccare proteine prodotte dal corpo stesso.

 

«Sfortunatamente, nessuno vuole studiarlo o pubblicare dati a riguardo» ha dichiarato il dottor Marik. «Quindi la maggior parte dei casi che conosciamo è aneddotica. Ma ciò accade».

 

Le proteine ​​​​spike indotte dai sieri mRNA sono state accusate da numerosi medici di facilitare le condizioni nel corpo che portano a coaguli di sangue, vasi sanguigni danneggiati, problemi cardiaci e altro ancora.

 

Il Marik è si è reso noto nel periodo pandemico come uno degli alfieri dei protocolli di trattamento precoce per COVID-19 ed è stato tra i numerosi relatori, tra cui il dottor Robert Malone, il dottor Peter McCullough e il dottor Ryan Cole, di un forum sui danni da vaccino tenuto lo scorso dicembre dal senatore USA Ron Johnson.

 

Compare, una volta di più, lo spettro dei «vaccini autopropaganti».

 

I cosiddetti «vaccini autopropaganti», sono campagne di vaccinazione che procedono tramite contagi: in pratica, vere e proprie «epidemie vaccinali» fatte con sistemi di trasmissione rilasciati sulla popolazione dalle autorità.

 

L’idea è quella di vaccini in grado di diffondersi da soli – ovviamente a discapito totale del principio di consenso informato, che con la vaccinazione COVID ha dimostrato, come gli stessi diritti costituzionali, la sua irrilevanza a livello pragmatico e morale.

 

Vi sono altri modi in cui l’mRNA starebbe penetrando nelle vite anche di chi ha rifiutato la vaccinazione

 

L’avvocato attivista Thomas Renz ha rivelato due mesi fa che i maiali americani hanno già iniziato le iniezioni di RNA messaggero nel 2018, mentre a breve dovrebbe essere sottoposti all’mRNA anche i bovini e il pollame. In breve, l’mRNA entra nella catena alimentare, nel cibo che consumiamo tutti i giorni.

 

Cibo contaminato da vaccini è già servito ad animali selvatici tramite lanci da elicotteri.

 

L’idea che l’mRNA possa passare dai vaccinati ai non vaccinati – e cioè che potremmo essere di fatto già dinanzi all’innesto della popolazione mondiale di un vaccino genico autopropagante – è stata discussa in questi mesi dal cardiologo texano Peter McCullough.

 

Lo avete capito, crediamo. Potete essere riusciti a sopravvivere alla follia pandemica, potete aver evitato – con dolore e sacrificio – la puntura mRNA. Tuttavia è davvero difficile che vi lasceranno stare.

 

 

 

 

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