Geopolitica

Le menzogne degli accordi Minsk

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I leader europei avevano chiesto a Mosca «l’adempimento degli accordi di Minsk» come condizione per revocare le sanzioni, tuttavia allo stesso tempo non avevano alcuna intenzione di consentirne l’adempimento, perché volevano usarli solo per far guadagnare tempo alla NATO per armare Kiev. Non si tratta di un’analisi al vetriolo, ma di quanto ammesso apertis verbis da leader europei del calibro di cancelliere tedesco e del presidente francese.

 

«L’accordo di Minsk del 2014 è stato un tentativo di dare tempo all’Ucraina. Ha anche usato questo tempo per diventare più forte, come si può vedere oggi. L’Ucraina del 2014-2015 non è l’Ucraina moderna», aveva detto la Merkel nell’ormai famigerata intervista a Die Zeit del 7 dicembre, ammettendo così di aver sempre barato contro Mosca.

 

Lo aveva poi confermato il suo collaboratore negli accordi di Minsk, l’allora presidente francese François Hollande.

 

Ora, per dimostrare la malafede di quei leader, si aggiungono le parole del 2015 e del 2017 proferite dall’allora presidente del Consiglio dell’UE Donald Tusk e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, in una piccola rassegna stampa d’annata di EIRN.

 

«Intervenendo al vertice dell’UE a Bruxelles il 19 marzo, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha affermato che i leader dell’UE hanno deciso che “la durata delle sanzioni economiche sarà chiaramente collegata alla completa attuazione dell’accordo di Minsk, tenendo presente che ciò è previsto solo entro la fine del 2015″» (Radio Free Europe, 20 marzo 2015).

 

«Parlando a Berlino in una conferenza stampa con il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk, la Merkel ha affermato che “l’attuazione delle sanzioni ha determinate cause e queste sanzioni possono essere revocate solo quando le cause vengono nuovamente eliminate”. “Penso che dobbiamo vedere l’intero accordo di Minsk implementato prima di poter dire che le sanzioni saranno revocate”, ha aggiunto». (Deutsche Welle, 8 gennaio 2015)

 

«L’Unione europea revocherà le sanzioni contro la Russia una volta che tutte le parti in Ucraina si impegneranno a rispettare il cessate il fuoco concordato negli accordi di Minsk, ha dichiarato martedì [1 maggio 2017] il cancelliere tedesco Angela Merkel in una conferenza stampa congiunta con Vladimir Putin, ha riferito Reuters. “Per me, l’obiettivo è raggiungere il punto nell’attuazione degli accordi di Minsk in cui possiamo revocare le sanzioni dell’Unione europea contro la Russia”, ha detto Merkel in visita a Sochi, il suo primo viaggio in Russia in due anni». (Politico, 2 maggio 2017)

 

Possiamo capire quanta ragione avesse quando, alla vigilia del lancio dell’operazione militare speciale in Ucraina, Putin parlò di «impero della menzogna».

 

«Possiamo affermare con sicurezza che l’intero cosiddetto blocco occidentale, formato dagli Stati Uniti a propria immagine e somiglianza, è tutto un vero «”impero della menzogna”» aveva detto il presidente della Federazione Russa.

 

La storia, con anticipo sorprendente, gli sta già dando ragione.

 

 

 

 

Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) 

 

 

 

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