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Le mascherine «non hanno fatto alcuna differenza»: professore di Oxford studia i dati di contagio

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Il professor Jim Naismith dell’Università di Oxford afferma che, nonostante l’Inghilterra abbia rinunciato all’obbligo di mascherina a luglio e la Scozia abbia mantenuto le sue regole in vigore, i dati ufficiali mostrano che questo «non ha fatto alcuna differenza significativa» per i tassi di infezione.

 

Naismith prosegue sostenendo che riguardo i nuovi obblighi di mascherina imposti oggi in Inghilterra «è improbabile che abbiano un grande impatto» nel combattere la diffusione della variante Omicron.

 

Nonostante il calo del numero dei casi e il calo dei decessi, in parte ottenuto perché l’Inghilterra ha scelto di revocare le restrizioni di lockdown in estate a differenza di molti Paesi europei, l’obbligo di mascherina è tornato in vigore nel Paese: negozi, trasporti pubblici e numerosi altri luoghi scelti arbitrariamente dal governo sono interessati dall’obbligo.

 

«Evidenziando l’assurdità delle regole, le mascherine sono obbligatorie nei ristoranti da asporto ma non nei ristoranti, il che significa che devi indossarne una se ritiri un asporto ma non se rimani all’interno del ristorante per un pasto seduto» scrive Summit News.

 

«I risultati dell’indagine ONS sulla prevalenza mostrano che l’approccio scozzese e inglese alle mascherine, sebbene formalmente diverso da luglio, non ha fatto alcuna differenza significativa per la Delta»

Secondo il professore oxoniano, direttore del Rosalind Franklin Institute e professore di biologia strutturale all’Università di Oxford, le mascherine sono quini in gran parte inutili.

 

«I risultati dell’indagine ONS sulla prevalenza mostrano che l’approccio scozzese e inglese alle mascherine, sebbene formalmente diverso da luglio, non ha fatto alcuna differenza significativa per la Delta», scrive Naismith.

 

«In entrambi i Paesi sono continuati per mesi livelli molto alti di prevalenza. Pertanto, è improbabile che i nuovi cambiamenti annunciati abbiano un grande impatto se Omicron si diffonde davvero rapidamente».

 

 

Come illustra il grafico dello Spectator riportato da Summit News, nonostante l’Inghilterra abbia abbandonato gli obblighi di mascherina e la Scozia li abbia mantenuti in vigore dopo luglio, i tassi di infezione erano simili o addirittura più alti in Scozia.

 

I dati provengono da fonti ufficiali del governo britannico.

 

«Il governo ha reintrodotto le mascherine nelle scuole, nei negozi e sui trasporti pubblici, nonostante non ci siano prove che abbiano un impatto significativo sulla diffusione della malattia»

 

«Potete vedere i grafici ONS  [l’Ufficio Nazionale delle Statistiche di Londra, ndr] voi stessi» ha scritto Will Jones del sito Daily Skeptic. «Eppure il governo ha reintrodotto le mascherine nelle scuole, nei negozi e sui trasporti pubblici, nonostante non ci siano prove che abbiano un impatto significativo sulla diffusione della malattia».

 

Anche un confronto tra i tassi di casi in Svezia (che non ha mai imposto legalmente le mascherine) e il resto d’Europa è molto rivelatore.

 

Il verdetto dell’oxoniano Naismith sulle mascherine per il viso è supportato dal consigliere del governo britannico SAGE (Scientific Advisory Group for Emergencies, un ente del governo britannico che fornisce consulenza al governo centrale in caso di emergenza)

 

La mascherina divenne un simbolo, che doveva essere ripetuto su ogni corpo, perfino quello dei bambini. Se hai la mascherina sul volto, stai significando la tua adesione alla narrativa pandemica – stai segnalando la tua sottomissione biotica al Nuovo Ordine

Il dottor Colin Axon  ha liquidato le maschere come «coperte confortevoli» che non hanno praticamente nessuna efficacia: la particella del virus COVID-19, si osserva, è fino a 5.000 volte più piccola dei fori nella mascherina.

 

«Le piccole dimensioni non sono facilmente comprensibili, ma un’analogia imperfetta sarebbe immaginare palline sparati contro le impalcature dei costruttori, alcuni potrebbero colpire un palo e rimbalzare, ma ovviamente la maggior parte volerà attraverso», ha spiegato il dottor Axon del SAGE.

 

Come possiamo ricordate tutti quanti, i cosiddetti «esperti» di tutte le latitudini (da Fauci a Ricciardi) a inizio 2020 negarono la validità delle mascherine, talvolta pure schernendo chi ne parlava – e qualcuno rammenterà anche la questione dei guanti monouso da usare fuori casa, un obbligo poi stranamente spariti.

 

La mascherina è un simbolo religioso. E impossibile, a questo punto, non averlo compreso

Poi successe qualcosa. La mascherina divenne un simbolo, che doveva essere ripetuto su ogni corpo, perfino quello dei bambini. Se hai la mascherina sul volto, stai significando la tua adesione alla narrativa pandemicastai segnalando la tua sottomissione biotica al Nuovo Ordine.

 

Si tratta evidentemente di una questione non scientifico. Si tratta di una questione «religiosa».

 

La mascherina è un simbolo religioso. E impossibile, a questo punto, non averlo compreso.

 

 

 

 

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