Geopolitica

Le Isole Salomone finiscono sotto il giogo della Cina

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Secondo uno degli ultimi sviluppi del caos in corso presso le Isole Salomone, agenti di polizia e forniture dalla Cina comunista saranno inviate alle Isole per aiutare a disinnescare mesi di disordini civili.

 

Giovedì il governo assediato del primo ministro Manasseh Sogavare ha annunciato che accetterà l’offerta di assistenza di Pechino per rafforzare le sue capacità di polizia antisommossa, secondo quanto riportato dall’australiana ABC News.

 

In una dichiarazione, il governo ha affermato di essere «conscio dell’urgente necessità di rafforzare la capacità e la capacità delle forze di polizia reali delle Isole Salomone di rispondere a futuri disordini».

 

«Il governo ha accettato di accettare l’offerta della Repubblica Popolare cinese di equipaggiamento antisommossa e sei ufficiali di collegamento della polizia per dotare e addestrare la polizia delle Isole Salomone reali con le competenze che completano la formazione continua ricevuta nell’ambito dell’assistenza bilaterale esistente», ha affermato il governo.

 

Da parte della Cina, il portavoce del ministero degli Esteri del Paese, l’inevitabile, sfrontatissimo Zhao Lijian ha affermato che Pechino sta aiutando le Isole Salomone a rispondere alle «gravi» rivolte antigovernative: «su richiesta del governo delle Isole Salomone, la Cina fornirà un lotto di attrezzature antisommossa di emergenza per la polizia. e inviare una squadra consultiva ad hoc della polizia», ha detto ai giornalisti giovedì.

 

La mossa che sta già causando ansia per i funzionari australiani. Canberra aveva infatti deciso di inviare agenti per il contenimento dei disordini sulle Isole, con incendi rivolte: 73 agenti della polizia federale australiana e 43 membri dell’Australian Defense Force erano stati inviati nella travagliata nazione del Pacifico dopo giorni di sommosse contro il governo di Sogavare.

 

Come riportato da Renovatio 21, alla base del contendere, più che le misure di restrizione pandemica che colpiscono anche gli sperduti arcipelaghi del Pacifico, riguardano il cedimento del governo locale a posizione filocinesi.

 

La decisione delle Isole Salomone di trasferire le alleanze diplomatiche da Taiwan alla Cina nel 2019 è uno dei fattori accusati di infelicità nei confronti del governo della nazione del Pacifico.

 

Lo scacchiere del Pacifico, tra sommergibili e continue minacce su Taiwan e l’ansia sempre più affannosa dell’Australia, è di fatto incandescente come non mai.

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

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