Necrocultura
«Le autorità considerano il proprio popolo come un nemico». Parla relatore speciale ONU sulla tortura
Il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura Nils Melzer ha commentato in maniera drammatica le immagine di brutalità viste la scorsa domenica a Berlino.
«Le autorità considerano sempre più il proprio popolo come un nemico» ha detto l’uomo dell’ONU.
Melzer, un professore di diritto internazionale, aveva richiesto su Twitter di poter parlare con testimoni oculari dopo aver visto i video della repressione violenta della polizia tedesca contro i manifestanti antilockdown.
«Le autorità considerano sempre più il proprio popolo come un nemico»
Le botte elargite dai corazzatissimi celerini teutonici non avevano risparmiato donne e anziani.
Un video mostrava una manifestante berlinese che veniva afferrata per la gola e gettata brutalmente a terra dalla polizia antisommossa, mentre un’altra mostrava un ragazzo che veniva colpito in faccia mentre cercava di venire in aiuto di sua madre.
Se davvero ora le autorità sono entrate in guerra con la popolazione, quale legittimità può avere ancora lo Stato moderno?
A cop assaults a 14-year-old boy, knocking him to the ground as he tries to protect his mom at an anti-lockdown protest in Berlin.pic.twitter.com/ajafo2NSO8
— Michael P Senger (@MichaelPSenger) August 1, 2021
POLICE BRUTALITY in #Berlin anti-lockdown protest – UN get involved pic.twitter.com/fccINRWHSt
— Newsistaan (@newsistaan) August 2, 2021
La risposta alla richiesta di Melzer è stata decisa, con oltre un centinaio di denunce di violenza che si sono riversate, lasciando a lui il compito di «chiedere chiarimenti, nonché punizioni e riparazioni per le violazioni delle regole», riferisce il Berliner Zeitung.
Il professore afferma che ci sono chiaramente prove sufficienti «per un intervento ufficiale da parte mia con il governo federale».
Il COVID ha accelerato questo aggiornamento del sistema operativo dello Stato, ora basato sempre più sul software della Necrocultura: reprimi la vita, sterilizza la gioia, elimina l’essere umano
Ci chiediamo: se il professor Melzer avesse ragione, se davvero ora le autorità sono entrate in guerra con la popolazione, quale legittimità può avere ancora lo Stato moderno?
Per noi, tuttavia, non si tratta di novità: la Cultura della Morte è essenzialmente l’odio sistematico per gli esseri umani, sempre più introiettato dallo Stato e dalle sue strutture.
Ora, il COVID ha accelerato questo aggiornamento del sistema operativo dello Stato, ora basato sempre più sul software della Necrocultura: reprimi la vita, sterilizza la gioia, elimina l’essere umano.