Geopolitica
L’Azerbaigian corrompe la stampa USA
Renovatio 21 pubblica questo articolo di Réseau Voltaire
Il governo dell’Azerbaigian ha chiesto alla sua ambasciata a Washington di presentare alla stampa e alle autorità la propria versione della guerra del Karabakh: è normale, fa parte del suo lavoro.
L’ambasciata azera ha precettato società di relazioni pubbliche che forniscono articoli redatti a pagamento e ha nascosto che gli autori sono retribuiti dal proprio Paese
Ma l’ambasciata ha anche precettato società di relazioni pubbliche che forniscono articoli redatti a pagamento e ha nascosto che gli autori sono retribuiti dal proprio Paese.
Secondo la rivista American Conservative (1), si tratta di una pratica di vecchia data (2): lo scorso anno l’ambasciata vi ha infatti speso 1,3 milioni di dollari. Gli articoli a pagamento elogiavano, senza alcuna ironia, l’Azerbaigian, Stato definito ormai «democratico» e anche «pacifico».
Le società di relazioni pubbliche implicate sono: Livingston Group, Stellar JayCommunications, BGR, The Podesta Group e DLA Piper.
Gli articoli a pagamento elogiavano, senza alcuna ironia, l’Azerbaigian, Stato definito ormai «democratico» e anche «pacifico»
I giornali e le riviste implicate sono: The Hill, The Washington Times, Daily Caller, National Review, The Washington Post e The New York Times.
Queste rivelazioni gettano una luce cruda sulla supposta neutralità della stampa USA.
Articolo ripubblicato su licenza Creative Commons CC BY-NC-ND
Fonte: «L’Azerbaigian corrompe la stampa USA», Traduzione di Rachele Marmetti , Voltairenet.org, 13 ottobre 2020
Immagine di via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)