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Lavrov ricorda che gli F-16 possono trasportare armi nucleari

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Durante un discorso in Tagikistan, durante una visita del 5 giugno alla 201a base militare russa a Dushanbe, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha osservato che alcuni F-16 di fabbricazione statunitense sono in grado di trasportare armi nucleari e che fornirli a Kiev inasprirà il conflitto in modo ulteriore.

 

«Possiamo aspettarci qualsiasi cosa dai leader degli Stati Uniti e di altri Paesi occidentali che Washington ha allineato. Stanno dimostrando la veridicità di questa affermazione ora che, seguendo le forniture di moderne artiglierie e carri armati a lungo raggio, si stanno preparando seriamente a fornire i caccia F-16».

 

La fornitura di questo tipo di caccia secondo Lavrov apre all’escalation atomica.

 

«Dobbiamo tenere presente che una versione dell’F-16 può trasportare armi nucleari. Se non lo capiscono, allora sono inutili come strateghi e pianificatori militari», ha dichiarato Lavrov in Tajikistan dove, ha anche incontrato il 6 giugno il ministro degli Esteri Sirojiddin Muhriddin.

 

Alla Casa Bianca, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby ha rifiutato di discutere le capacità nucleari dell’F-16, ripetendo invece l’affermazione secondo cui Biden è stato coerente nel non voler vedere l’escalation della guerra, certamente non nell’ambito del nucleare.

 

«Lo scopo di fornire aerei da combattimento avanzati è aiutare l’Ucraina a difendersi, difendere il suo spazio aereo e la sua integrità territoriale», ha affermato Kirby.

 

Kirby ha inoltre mandato un messaggio diretto a Lavrov: «se sei preoccupato per le capacità militari ucraine, allora dovresti prendere le tue truppe e lasciare l’Ucraina». La profondità di tale discorso, ricordiamo, è dovuta al fatto che proviene che dall’uomo che ha definito come i diritti LGBT come principi cardine della politica estera USA.

 

Per quanto riguarda gli F-16, ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha riferito ai media della sua visita in Moldavia nell’ambito del vertice della Comunità politica europea, dove ha parlato con vari leader che «hanno confermato la loro disponibilità a fornire all’Ucraina aerei F-16».

 

«I nostri partner sanno di quanti aerei abbiamo bisogno. Ho già ricevuto una comprensione del numero da alcuni dei nostri partner europei, ed è potente…. È stata un’offerta seria e potente», ha detto Zelenskyj, in una dichiarazione sul suo sito web.

 

Kiev ora attende un accordo definitivo con i suoi alleati, compreso «un accordo congiunto con gli Stati Uniti», ha detto Zelens’kyj. «Ora abbiamo ancora bisogno di un accordo congiunto con gli Stati Uniti».

 

Nel 2017 l’F-16 Falcon è stato collaudato con successo dall’Aviazione degli Stati Uniti per il trasporto delle bombe nucleari all’idrogeno B61, che sono schierate dagli USA anche in Europa.

 

Secondo le più recenti informazioni disponibili pubblicate da Hans Kristensen, direttore del Nuclear Information Project della Federazione degli scienziati americani, gli Stati Uniti hanno circa 100 bombe nucleari a gravità B61 situate presso la base aerea di Kleine Brogel in Belgio, la base aerea di Buchel in Germania, la base aerea di Volkel nei Paesi Bassi, la base aerea di Incirlik in Turchia e, naturalmente, le basi aeree italiane di Aviano (Pordenone) e Ghedi (Brescia).

 

Nelle scorse ore, in quella che sembra proprio la partenza della controffensiva ucraina, le forze della Federazione Russa hanno distrutto diversi armamenti forniti dall’Occidente a Kiev come i carri tedeschi Leopard e i veicoli corazzati statunitensi Bradley.

 

 

 

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