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Lavrov: la Russia non minaccia nessuno con la guerra nucleare

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La Russia non sta minacciando nessuno con la guerra nucleare. Lo sostiene il il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov,

 

Secondo Lavrov, è l’Occidente, insieme all’Ucraina, a flirtare con la retorica della «guerra nucleare».

 

«Non è la Russia che gioca con le parole ‘guerra nucleare’, ricordi Zelens’kyj che ha detto a gennaio che l’Ucraina ha commesso un errore quando ha rinunciato al suo status nucleare. E poi ha detto che l’Ucraina dovrebbe pensare all’acquisizione di armi nucleari» ha sottolineato Lavrov in un’intervista del 29 aprile con Al Arabiya.

 

«Di recente, il primo ministro polacco ha detto che Varsavia accoglierebbe con favore il dispiegamento di armi nucleari statunitensi sul suo territorio e il loro ridispiegamento dalla Germania alla Polonia. Non giochiamo mai con concetti così pericolosi. Mai. (…) Ma i paesi occidentali in questo caso dovrebbero frenare i funzionari di Ucraina e Polonia, che non vedono alcun pericolo nel giocare con queste parole» ha dichiarato il ministro.

 

«Non ci consideriamo in guerra con la NATO, perché questo sarebbe un passo che aumenterebbe i rischi di ciò di cui abbiamo appena discusso», cioè della guerra nucleare.

 

«Purtroppo, c’è la sensazione che la NATO creda di essere in guerra con la Russia. La NATO, gli Stati Uniti, i leader europei, molti dei quali, in particolare nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Polonia, in Francia, in Germania e, naturalmente, il capo della diplomazia europea Borrell dice direttamente che Putin deve perdere, la Russia deve essere sconfitta. Quando qualcuno usa concetti del genere, penso che creda che stia facendo la guerra con chiunque tu voglia vincere» ha stigmatizzato il ministro di Mosca.

 

«Mi è stato chiesto se fosse possibile una guerra nucleare, se i rischi di iniziare una guerra nucleare fossero aumentati e se la Russia ritenesse che ciò potesse accadere. Ho risposto che fin dall’inizio della nostra cooperazione con l’amministrazione Trump, abbiamo offerto loro di riaffermare la tesi di Reagan-Gorbachev del 1987 secondo cui non potevano esserci vincitori in una guerra nucleare e quindi non dovrebbe mai essere scatenata»

 

Il ministro diplomatico russo ha quindi osservato che è stata la Russia ad aver ripetutamente spinto per l’adozione di dichiarazioni a nome di tutti i Paesi nucleari che confermano l’impegno a non utilizzare per la prima volta le armi nucleari.

 

Nell’intervista alla testata araba è stato quindi toccato il tema dei biolaboratori ucraino-americani.

 

Per  Lavrov, la Russia non ha dubbi sul fatto che le operazioni dei laboratori biologici statunitensi in Ucraina debbano essere investigate.

 

«Non abbiamo dubbi che ci dovrebbe essere un’indagine, continueremo a farlo».

 

«Abbiamo motivo di credere che le armi biologiche e chimiche siano qualcosa su cui dovremmo concentrarci molto più frequentemente durante il nostro dialogo con gli Stati Uniti», ha sottolineato il ministro.

 

 

 

Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) 

 

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