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L’astronauta della NASA svela i vantaggi di bere pipì russa

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Mentre sta sulla terra sta scoppiando la Terza Guerra mondiale, nello spazio americani e russi si bevono la pipì gli uni degli altri.

 

In una recente intervista con la CNN, l’astronauta della NASA Steve Swanson, ha risposto in merito alla situazione tra Russia e Ucraina osservando che quando era a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel 2014, quando la Russia stava occupando la Crimea, tutto pareva fosse quasi insignificante e ininfluente per loro che stavano in orbita.

 

«Nessuno ne ha parlato. Era completamente come se non stesse succedendo», ha detto Swanson di quel viaggio sulla ISS. «Stavamo solo svolgendo i nostri normali affari e non ce ne preoccupavamo».

 

Mentre il collega astronauta statunitense, Rick Mastracchio, ha ammesso che l’annessione della Crimea è emersa quando stavano interagendo con i cosmonauti russi e la complessa interdipendenza e la fiducia reciproca che la ISS richiede al proprio equipaggio internazionale ha messo in secondo piano il dramma politico.

 

Nello specifico, sia Mastracchio che Swanson hanno dichiarato che sulla ISS devono letteralmente riciclare l’urina per l’idratazione, a simboleggiare una ricca interdipendenza orbitale.

 

Trasportare dell’acqua nello spazio non è un’operazione facile sia per questioni di peso sia per un aspetto prettamente economico; per questi motivo la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha a bordo un dispositivo in grado di trasformare l’orina degli astronauti in acqua potabile, riporta Futurism.

 

Nello specifico, l’ISS ha un sistema di recupero idrico che ha il compito di tramutare le acqua reflue della stazione in acqua potabile attraverso una serie di processi di distillazione e purificazione.

 

«Era sempre fastidioso andare a chiedere a qualcuno se potevi prendere in prestito una tanica della sua urina», ha detto Mastracchio alla CNN.

 

Swanson, tuttavia, ha avuto una visione leggermente diversa.

 

«In realtà ricicliamo l’urina dei cosmonauti per ottenere più acqua da bere da parte nostra», ha detto. «Ora, questo trascende la politica. È sopravvivenza».

 

L’ex astronauta della NASA, Garrett Reisman, ha anche sottolineato quanto sia importante ciascuna parte per l’altra.

 

«Il segmento russo non può funzionare senza l’elettricità dalla parte americana e la parte americana non può funzionare senza i sistemi di propulsione che si trovano dalla parte russa», ha spiegato il Reisman alla CNN. «Quindi non puoi divorziare amichevolmente. Non puoi fare un disaccoppiamento consapevole».

 

Le tensioni tra USA e Russia e la guerra in Ucraina pare non destino troppa preoccupazione nello spazio e che tuttavia non vada a danneggiare, per ora, l’alleanza spaziale tra le due superpotenze che va avanti senza intoppi sin dal 1975.

 

Mentre l’amministratore della NASA, Bill Nelson, ha detto alla CNN di essere ottimista sul fatto che «la nostra politica sulla terraferma» non danneggerà la ISS o la stessa alleanza spaziale USA-Russia, l’ex Reisman è meno sicuro.

«Mi spaventa che se questa diventasse una sparatoria, penso che sarebbe difficile per la ISS sopravvivere», ha dichiarato poco prima dell’inizio del conflitto bellico. «Purtroppo, penso che sia destinato a finire».

 

Come riportato da Renovatio 21, il direttore del programma spaziale russo Roscomos Dmitrij Rogozin ha annunciato pochi giorni fa che la Russia interromperà la consegna di motori per i razzi USA.

 

«In questa situazione, non possiamo più fornire agli Stati Uniti i migliori motori a razzo del mondo», ha affermato Rogozin. «Lasciateli volare su qualcos’altro: le loro scope».

 

Mentre lo diceva, tuttavia, è probabile che in orbita si consumassero brindisi di pipì astrocosmonautica.

 

 

 

Immagine di NASA via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic (CC BY-NC 2.0)

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