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L’Arcivescovo di Canterbury multato per eccesso di velocità

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Il reverendo Justin Welby si è recentemente dichiarato colpevole di aver superato il limite di velocità indicato su una strada a Lambeth, nel centro di Londra.

 

I media britannici hanno riferito che Welby è stato sorpreso ad accelerare a ben 25 miglia all’ora (circa 40 km/h), superando il limite di velocità indicato di 5 miglia all’ora (circa 8 km/h) il 2 ottobre dello scorso anno.

 

La questione è stata tuttavia affrontata solo ora, pochissimi giorni dopo l’incoronazione di re Carlo III, dove il prelato scismatico ha unto  il sovrano con olio vegano.

 

Il Lavender Hill Magistrates’ Court ha ordinato al 105° arcivescovo di Canterbury di pagare una multa di 300 sterline, un supplemento di 120 sterline per le vittime e 90 sterline di spese legali, oltre ad aggiungere punti alla sua patente di guida.

 

L’Arcivescovo guidava la sua Volkswagen Golf a una velocità di 25 mph in una 20 mph. Il 67enne si stava dirigendo verso la sua residenza a Lambeth Palace lungo l’Albert Embankment nel centro di Londra quando è stato catturato da un autovelox.

 

Lo Welby è stato perseguito attraverso un’unica procedura giudiziaria e quindi non è stato tenuto a presentarsi a un’udienza.

 

Curiosamente, l’appello presentato è arrivato lo stesso giorno in cui ha parlato alla Camera dei Lord per condannare il progetto di legge sulla migrazione illegale del governo britannico come «moralmente inaccettabile e politicamente impraticabile». L’arcivescovo è stato una delle 90 persone che sono intervenute durante il dibattito e ha condiviso la sua opinione secondo cui il disegno di legge «fallisce completamente» nell’affrontare le questioni a lungo termine sull’immigrazione e ha descritto il disegno di legge come una «soluzione a breve termine» che «rischia di danneggiare gravemente gli interessi e la reputazione del Regno Unito, in patria e all’estero».

 

«L’arcivescovo è a conoscenza [del reato] ma non era stato informato che la cosa fosse andata avanti in tribunale», ha detto un portavoce di Lambeth Palace della multa per eccesso di velocità. «Ha cercato di risolvere questo problema e pagare la multa tre volte. Ha tutti i documenti per dimostrare che ha tentato di pagare. Gli errori di amministrazione sembrano causare problemi».

 

La velocità dello Welby investe anche altre questioni della cosiddetta Chiesa d’Inghilterra, per esempio la sua stessa demolizione dovuta alla benedizione delle coppie omosessuali, al matrimonio omofilo e alla questione gender in generale (che non esclude i pronomi di Dio), che sta portando il ramo africano della chiesa nata con lo Scisma d’Occidente, verso un ulteriore scisma, che non sappiamo se si chiamerà «Scisma d’Africa» o «Scisma di Sodoma».

 

Come noto, l’omosessualismo della Chiesa anglicana, che si è mostrato di recente anche con episodi blasfemi, tracima anche nella Chiesa cattolica, come parso evidente tre mesi fa nel viaggio africano congiunto di Bergoglio e Welby in Africa e nella devastante conferenza stampa aera di ritorno.

 

Sempre parlando di velocità anglica, abbiamo pure notato la rapidità con la quale è stata incredibilmente concessa la Chiesa di San Giovanni Laterano ad una celebrazione anglicana presidiata da un loro vescovo, Johnatan Baker della diocesi di Fulham, già noto per la sua carriera in massoneria.

 

Da segnalare, en passant, un altro arcivescovo di Canterbury campione di velocità: George Carey, predecessore dello Welby, che in Australia trasformossi in grande promotore dell’eutanasia.

 

 

 

 

 

Immagine di Roger Harris via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported (CC BY 3.0)

 

 

 

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