Eutanasia
L’Alta Corte dell’Ecuador legalizza l’eutanasia
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
L’Ecuador è diventato il terzo paese dell’America Latina a consentire l’eutanasia e il suicidio assistito. La settimana scorsa la Corte Costituzionale ha decretato, con un voto di 7 a 2, che l’Assemblea nazionale dovrebbe approvare una legge che regoli la procedura entro un anno.
La decisione è stata presa dopo che una donna di 42 anni malata di SLA, Paola Roldán, aveva fatto causa per vedersi riconosciuto il diritto all’eutanasia. I suoi avvocati dicono che può scegliere di sottoporsi all’eutanasia quando vuole.
«Questo è stato un momento molto speciale per me», ha detto la Roldan ai media. «Sono grata a tutti perché oggi l’Ecuador è un po’ più accogliente, più libero e più dignitoso».
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Secondo un rapporto della Reuters, la Corte ha riconosciuto il diritto delle persone a prendere decisioni libere e informate, inclusa «la possibilità di porre fine all’intensa sofferenza causata da una lesione fisica grave e irreversibile o da una malattia grave e incurabile».
Nell’ambito della revisione della sua legislazione sanitaria, Cuba ha recentemente riconosciuto il «diritto alla morte». La Colombia lo consente in determinate circostanze. Cile e Uruguay stanno discutendo della questione.
Due dei nove giudici hanno dissentito dalla sentenza.
Una di loro, Carmen Corral Ponce, sosteneva che la dignità umana è legata alla vita, non alle condizioni di vita; e che il libero sviluppo della personalità non dovrebbe minare la dignità umana. Ha affermato cupamente che «l’eutanasia apre la porta a una cultura della morte invece che a una cultura per la vita».
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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