Geopolitica

La tensione nucleare nella penisola coreana è alle stelle

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L’arrivo nel porto sudcoreano di Busan questa settimana del sottomarino missilistico balistico di classe Ohio USS Kentucky ha fatto salire le tensioni nucleari con la Corea del Nord.

 

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol è salito a bordo del sottomarino il 19 luglio, il primo presidente sudcoreano a salire a bordo di questo tipo di sommergibile.

 

Yoon vi ha pure tenuto un discorso, affermando che questa visita a una delle risorse strategiche più forti del mondo è stata «molto significativa e rassicurante».

 

Il sottomarino Kentucky può trasportare fino a 24 missili Trident e ogni missile può trasportare fino a 14 testate nucleari. I missili hanno una portata di oltre 12.000 chilometri e, come hanno notato gli osservatori, potrebbero raggiungere la Corea del Nord, Paese contro il quale la Corea del Sud potrebbe essere protetta fin dalle Hawaii, senza bisogno di un attracco nella penisola coreana.

 

Parlando il 18 luglio dopo la riunione del Gruppo consultivo nucleare, Kim Tae-hyo, il primo capo dell’Ufficio per la sicurezza nazionale della Corea del Sud, ha affermato che, in base all’accordo di «deterrenza estesa» con il Sud Corea, il Gruppo consultivo nucleare deciderà congiuntamente di intraprendere azioni in caso di attacco nucleare. «Deterrenza estesa» significa che gli Stati Uniti possono rispondere a un attacco nucleare contro un alleato anche con armi nucleari.

 

Il ministro della Difesa nordcoreano Kang Sun-nam ha avvertito ieri che la visita in porto del sottomarino in Corea del Sud questa settimana potrebbe rientrare nelle condizioni legali per l’uso di armi nucleari da parte del suo Paese.

 

«In particolare, le forze ostili rappresentavano la minaccia nucleare più palese e diretta alla Corea del Nord portando un sottomarino nucleare strategico di classe Ohio alla base operativa del porto di Busan, il che significa che armi nucleari strategiche sono state dispiegate nella penisola coreana per la prima volta dopo 40 anni», ha affermato in una dichiarazione riportata dall’agenzia di stampa centrale coreana ufficiale del Nord.

 

«Ricordo alle forze armate statunitensi il fatto che la visibilità sempre crescente del dispiegamento del sottomarino nucleare strategico e di altre risorse strategiche può rientrare nelle condizioni dell’uso delle armi nucleari specificate nella politica di forza nucleare della Repubblica Democratica Popolare della Corea del Nord», ha detto il ministro nordcoreano.  «La parte militare statunitense dovrebbe rendersi conto che le sue risorse nucleari sono entrate in acque estremamente pericolose».

 

Seoul ha risposto con «un severo avvertimento» alla Corea del Nord. Il ministero della Difesa sudcoreano ha criticato la Corea del Nord per aver travisato e criticato lo scopo del gruppo consultivo nucleare, che si è riunito di recente il 18 luglio tra la Corea del Sud e gli Stati Uniti.

 

La dichiarazione afferma che il dispiegamento del sottomarino e la riunione del gruppo consultivo nucleare non sono indicativi di piani per l’uso di armi nucleari contro la Corea del Nord. Queste azioni rappresentano invece «una risposta difensiva» alle continue minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord.

 

Il ministero della Difesa di Seoul ha fermamente avvertito che qualsiasi attacco nucleare della Corea del Nord contro l’alleanza Corea del Sud-USA sarebbe accolto con una risposta «immediata e decisiva», che potrebbe potenzialmente «porre fine» al regime nordcoreano.

 

Non si tratta tuttavia di soli sottomarini USA: il comandante delle forze aeree del Pacifico degli Stati Uniti, il generale Kenneth Wilsbach, ha dichiarato alla testata giapponese Nikkei Asia Journal che «potreste vedere, in futuro e regolarmente, operazioni dei nostri bombardieri dentro e intorno alla penisola e forse forse anche atterrare sulla penisola».

 

Tre mesi fa, durante un ulteriore capitolo dell’escalation, la Corea del Nord aveva lanciato il suo primo missile balistico intercontinentale a combustibile solido.

 

Come riportato da Renovatio 21, oltre alle armi atomiche, Pyongyang disporrebbe da ben due anni anche, a suo dire, di missili con tecnologia ipersonica, tecnologia che ancora sfugge agli americani.

 

Ancora più preoccupante, specie per gli USA sono i ripetuti test da parte della Corea del Nord di armi in grado di provocare tsunami radioattivi in grado di affondare la flotta nemica e distruggere basi e città costiere.

 

 

 

 

 

Immagine del 2012 di pubblico dominio CC0 via Flickr.

 

 

 

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