Geopolitica

La Siria è tornata nella Lega Araba

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Il presidente siriano Bashar al-Assad è stato accolto al vertice dei leader della Lega Araba del 19 maggio a Gedda, in Arabia Saudita. I lavori per la riammissione di Damasco nell’organizzazione delle nazioni mediorientali andavano avanti da settimane.

 

Questa è la prima volta che Assad torna da quando la Siria è stata sospesa dopo l’inizio dell’attacco degli Stati Uniti nel 2011. Si tratta dello smacco definitivo all’egemonia USA nella regione, in quanto gli storici alleati di Washington – i sauditi e gli emirati – paiono oramai disobbedire apertamente ai diktat americani come quello per l’emarginazione della Siria (perfino per gli aiuti ai terremotati).

 

Il leader di Damasco parlato di una «opportunità storica», prendendo parola, osservando anche che la Siria apparterrà sempre al mondo arabo.

 

«Spero che segni l’inizio di una nuova fase dell’azione araba per la solidarietà tra di noi, per la pace nella nostra regione, lo sviluppo e la prosperità invece della guerra e della distruzione» ha dichiarato il presidente damasceno secondo Al Jazeera, chiedendo espressamente la non interferenza negli affari interni delle nazioni arabe.

 

«Dovremmo discutere di titoli importanti che minacciano il nostro futuro e causano le nostre crisi in modo che noi e le prossime generazioni non siamo trascinati ad affrontare i risultati piuttosto che le ragioni».

 

Altre osservazioni riguardavano l’occupazione esterna in corso e le azioni in Siria.

 

In particolare, Assad si è riferito al «pericolo del pensiero ottomano espansionista».

 

Come riportato da Renovatio 21, durante la sua visita a Mosca di due mesi fa Assad ha rilasciato un’intervista in cui ha rivelato di avere le prove che gli USA stanno addestrando terroristi nella base siriana dell’esercito americano ad Al-Tanf.

 

Un anno fa, la visita del presidente siriano negli Emirati aveva dato da pensare che l’influenza americana sulla regione stesse cominciando a calare completamente.

 

 

 

Immagini di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) 

 

 

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