Economia

La Serbia interverrà se l’Ucraina interromperà il transito del gas verso l’Ungheria

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Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha incontrato ieri a Budapest il primo ministro ungherese Viktor Orban e ha discusso della minaccia dell’Ucraina di interrompere i transiti di gas naturale dalla Russia attraverso l’Ucraina all’Ungheria.

 

Si ricorda che l’Ucraina ha ricevuto regolarmente le tasse di transito dalla Russia per tutto questo tempo per il suo gas che viaggia attraverso i gasdotti in Ucraina.  Quindi, lasciare quei gasdotti vuoti sembrerebbe una decisione strana.

 

Vucic ha accettato di trasferire le forniture di gas naturale russo attraverso la Serbia all’Ungheria, qualora l’Ucraina dovesse interrompere le consegne.

 

La Serbia consegnerebbe il gas all’Ungheria attraverso il gasdotto Balkan Stream, dopo aver ottenuto prima il proprio rifornimento tramite il gasdotto TurkStream.

 

Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha dichiarato oggi a Interfax: «abbiamo sentito negli ultimi giorni che l’Ucraina vorrebbe rescindere l’accordo di transito del gas naturale precedentemente concluso con la Russia. Oggi il presidente serbo ha chiarito che se l’Ungheria volesse aumentare le spedizioni di gas naturale attraverso la Serbia verso l’Ungheria, allora la Serbia potrà garantire le necessarie capacità di spedizione».

 

Orban ha avuto anche occasione di incontrare il presidente del Turkmenistan Serdar Berdimuhamedov, dove ha espresso interesse per il trasporto del gas turkmeno attraverso l’Ungheria.

 

Come riportato da Renovatio 21, uno scoop del Washington Post è emerso che il presidente ucraino aveva proposto durante un incontro con il vice primo ministro Yulia Svridenko a febbraio di «far saltare in aria» l’oleodotto Druzhba («amicizia», in russo), che trasporta il petrolio russo in Ungheria. Secondo i documenti citati dal quotidiano di Washington, lo Zelens’kyj avrebbe detto che «l’Ucraina dovrebbe semplicemente far saltare in aria l’oleodotto e distruggere… l’industria ungherese [del primo ministro] Viktor Orban, che si basa pesantemente sul petrolio russo».

 

Vucic e Orban sono due figure uniche sul piano occidentale: entrambi continuano a sottolineare i pericoli che sta correndo il mondo, entrambi continuano ad essere bastonati da Bruxelles e dagli Stati UE, forsanche, nel caso serbo, con la miccia accesa sul Kosovo. I due l’anno scorso avevano avvertito che la guerra avrebbe potuto portare all’esaurimento del cibo per un quarto della popolazione mondiale.

 

Entrambi, bisogna ricordare, si oppongono al processo di omosessualizzazione delle loro società e dei loro ordinamenti.

 

Budapest ha ospitato diversi leader nazionali per i Campionati mondiali di atletica leggera. Durante la permanenza di Vucic a Budapest, il presidente Vucic ha incontrato il giornalista statunitense Tucker Carlson per un’intervista che sarà pubblicata nei prossimi giorni.

 

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

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