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La Russia testa nuove tecnologie per i missili intercontinentali

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Il ministero della Difesa russo ha annunciato ieri il lancio di un missile balistico intercontinentale dal poligono di prova di Kapustin Yar.

 

«Lo scopo del lancio era quello di testare promettenti equipaggiamenti da combattimento per missili balistici intercontinentali. Il lancio ha dimostrato l’efficienza del design e delle soluzioni tecniche utilizzate nei nuovi sistemi missilistici strategici. La testata missilistica ha ingaggiato un bersaglio nel poligono di tiro di Sary Shagan [in Kazakistan, a 2.000 km di distanza]. Gli obiettivi del lancio sono stati pienamente raggiunti».

 

La dichiarazione del ministero non ha identificato il tipo di missile lanciato né per quale missile è stato testato l’equipaggiamento da combattimento, ma è probabile che si tratti del nuovo missile balistico intercontinentale pesante Sarmat, una delle caratteristiche del quale è che sarà in grado di aggirare l’antimissile statunitense sistemi.

 

Il viceministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov ha assicurato ai giornalisti, tuttavia, che Mosca ha fornito le necessarie notifiche prima del lancio.

 

«Tutte le notifiche di lanci di missili balistici intercontinentali o missili balistici da sottomarini vengono debitamente fornite come al solito», ha affermato, ha riferito TASS.

 

Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa la Russia aveva testato due ICBM Sarmat – del tipo chiamato dai Paesi NATO «Satan-2» durante la farsesca visita di Biden a Kiev. Secondo quanto riportato, Mosca aveva avvertito la controparte americana degli esperimenti.

 

Il presidente Vladimir Putin ha annunciato un mese fa la sospensione del trattato missilistico New START da parte della Russia. Putin ha parlato della volontà di Washington di «infliggere una sconfitta strategica» alla Russia e dell’Ucraina a lanciare attacchi di droni a lungo raggio contro le basi dell’aviazione strategica russa: azioni incompatibili con il desiderio del Pentagono intensificare le ispezioni delle strutture di difesa russe.

 

Il ministero degli Esteri russo aveva accusato la «flagrante» violazione del trattato START da parte degli USA. Le ispezioni nucleari in Russia erano state sospese dell’autorità ancora 7 mesi fa.

 

È di questo mese la notizia che l’aeronautica USA vuole spendere 73 miliardi per il bombardiere nucleare B-21 e il missile balistico intercontinentale Sentinel.

 

Dopo ulteriori fallimenti da parte degli americani, la Russia conserva attualmente la primazia sulla tecnologia missilistica ipersonica, già impiegata sul fronte ucraino plurime volte.

 

Un test ICBM pare essere stato effettuato anche dalla Nord Corea a fine 2022.

 

La situazione di squilibrio è tale da non aver precedenti nella storia, nemmeno nella Guerra Fredda, che oggi ci pare un conflitto ordinato e rispettoso, oseremo dire «civile».

 

L’ammiraglio Charles Richard, già capo del Comando Strategico degli USA, ha dichiarato pubblicamente che la deterrenza nucleare, semplicemente, non funziona più.

 

 

 

Immagine di Министерство обороны Российской Федерации via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0); immagine modificata

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