Epidemie

La Russia sta tornando alla normalità: Mosca ferma il lockdown

Pubblicato

il

 

 

 

C’è un Paese che sta attivamente cominciando il lavoro di disinstallazione della gabbia pandemica calata sul mondo: la Russia di Vladimir Putin.

 

Il sindaco di Mosca, Sergeij Sobjanin, ha effettivamente rimosso quasi tutte le restrizioni che gravavano sulla capitale della Federazioni, aprendo così la vita ad un vero ritorno alla vita nomale così come la conoscevamo prima del 2020.

 

Bar, ristoranti, night club e discoteche, potranno tornare a servire i clienti dalle 23:00 alle 06:00 del mattino: norma che di fatto riporta in vita la vita sociale moscovita e la sua nightlife, che come può testimoniare direttamente anche Renovatio 21 è eccezionale.

Bar, ristoranti, night club e discoteche, potranno tornare a servire i clienti

 

L’ordine per il quale il 30% del personale aziendale doveva essere piazzato in smart-working è ora divenuto una semplice raccomandazione. Rimangono, tuttavia, solo alcune restrizioni a cinema, teatri e musei, ai quali è demandato di lavorare al 50% della capienza, una cifra comunque praticamente doppia rispetto a quella a cui dovevano attenersi i teatri italiani nel breve periodo in cui erano stati riaperti la scorsa estate.

 

I teatri russi riapriranno con una cifra di spettatori  due volte quella a cui dovevano attenersi i teatri italiani nel breve periodo in cui erano stati riaperti

Come riportato da Renovatio 21, con un viaggio interno a visitare il Centro Nucleare di Sarov, il presidente Putin senza mascherina che stringeva mani e non manteneva alcuna distanza dava l’impressione che il Cremlino, a differenza di ogni altro governo, stava lavorando verso l’uscita dal sortilegio infame del COVID.

 

Lo stesso vaccino russo Sputnik V – immoralmente lavorato con cellule di feto abortito – andava nella stessa direzione: la Russia arrivò prima ad annunciare il vaccino, e non lo dovette attendere da qualche farmaceutica, facendolo invece realizzare dal Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica N. F. Gamaleja.

 

Nessuno all’epoca, esultò, anzi: vi furono attacchi perché, dicevano, la ricerca russa non era attendibile. Ora stiamo assistendo allo spettacolo dell’Europa e pure alla grande farmaceutica (che doveva arrivare prima ma ha toppato tutto) che chiedono il vaccino russo.

Il Cremlino, a differenza di ogni altro governo, stava lavorando verso l’uscita dal sortilegio infame del COVID

 

Si tratta dell’ennesima vittoria internazionale di Putin, che può ora imporre una sua «geopolitica della vaccinazione».

 

 

 

 

 

 

Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) 

Più popolari

Exit mobile version