Terrorismo
La Russia effettua arresti per l’attentato al ponte in Crimea
Il servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha arrestato otto sospetti coinvolti nell’attacco al ponte sullo stretto di Kerch in Crimea, ha detto l’agenzia stampa governativa russa TASS il 12 ottobre.
Mosca ha accusato i servizi segreti ucraini di aver ideato l’attentato. «Finora, cinque cittadini russi, oltre a tre ucraini e armeni che hanno preso parte ai preparativi per l’attacco sono stati arrestati nell’ambito di un procedimento penale», ha affermato l’FSB.
TASS riferisce che finora sono stati identificati 12 complici nei preparativi per l’atto terroristico. Tre ucraini, due georgiani e un cittadino armeno sarebbero dietro il piano per organizzare la consegna di esplosivi dalla Bulgaria, prima in Georgia e poi in Armenia.
Un altro cittadino ucraino, così come cinque cittadini identificati come russi, avrebbero preparato i documenti per un’inesistente azienda della Crimea per ricevere gli esplosivi.
Il servizio di TASS include una foto notturna del ponte addobbato con il tricolore russo rosso, blu e bianco.
Come riportato da Renovatio 21, sei mesi prima del camion-bomba sul ponte di Crimea circolava in ambienti dell’Intelligence britannica una presentazione redatta da dei servizi segreti che elencava un attacco al ponte come uno dei numerosi piani progettati per compromettere le forze militari russe. Il piano della presentazione per il ponte, tuttavia, differiva da quello messo in atto con l’attentato tramite mezzo esplosivo. Curiosamente, nella presentazione dei servizi di Londra di parlava di UUV, cioè di droni sottomarini.
Come riportato da Renovatio 21, le forze britanniche hanno addestrato militari ucraini nell’uso di droni sottomarini sminatori.
Lo scorso giugno, proprio nel tratto di mare dove si è avuto il sabotaggio del gasdotto Nord Stream 2, la NATO ha condotto le esercitazioni BALTOPS, dove sono stati utilizzati dichiaratamente sempre droni sottomarini.
Immagine da Twitter