Alimentazione

La Russia è pronta a consegnare grano ai mercati internazionali

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L’ex presidente della Federazione Russa Dmitrij Medvedev, ora vice segretario del Consiglio di sicurezza russo, ha dichiarato alla TV qatarina Al Jazeera che la Russia è pronta a consegnare il suo grano ai mercati internazionali, ma deve assicurarsi che non venga sequestrato nell’ambito delle sanzioni anti-russe.

 

Nell’intervista Medvedev ha asserito che i Paesi occidentali «vogliono che esportiamo il grano, ad esempio, in modo che possano sequestrarlo in seguito, o cosa?»

 

Medvedev ha descritto tale scenario come «impossibile», riporta l’agenzia russa TASS.

 

Egli ha quindi affermato che la situazione alimentare globale è peggiorata «a causa delle sanzioni imposte dal mondo occidentale».

 

«Ci dicono di “andare avanti ed esportare”, ma, allo stesso tempo, le nostre navi commerciali non vengono servite e si tenta di sequestrare la nostra proprietà», ha continuato il funzionario russo. “

 

«La domanda è come lo trasporteremo e se sarà colpito da sanzioni. Quindi, in questo caso, la palla è ora nel loro campo, nel campo dell’Occidente», ha detto Medvedev.

 

«Per migliorare la sicurezza alimentare in tutto il mondo, per ottimizzare la situazione alimentare, dobbiamo rinunciare alle sanzioni reciproche e i prezzi inizieranno a diminuire», ha continuato Medvedev.

 

Quando gli è stato chiesto di commentare i tentativi occidentali di incolpare la Russia della crisi alimentare, Medvedev ha risposto «questa è una bugia (…) La situazione alimentare sul pianeta ha iniziato a peggiorare circa cinque o sette anni fa».

 

«Ciò era dovuto a molte ragioni: errori di calcolo macroeconomici, cattivi raccolti, siccità, cambiamenti climatici, decisioni prese da alcuni governi che a volte non erano del tutto giuste. Fu allora che tutto ebbe inizio» ha dichiarato l’ex presidente russo.

 

Come riportato da Renovatio 21, la speculazione sul grano in questi mesi ha portato ad aumenti anche del 20% in un solo giorno.

 

La crisi alimentare globale sta entrando ora in una fase estremamente critica, annunciata dalla Banca Mondiale ed altri enti transnazionali, da rappresentanti ONU così come dagli stessi Vladimir Putin. e Joe Biden.

 

In Libano (Paese dipendente dal grano ucraino) già vi sono le file per il pane, in Iran tessere elettroniche per acquistarlo.

 

Un’altra immensa crisi che scardina la filiera alimentare globale è quella della carenza di fertilizzanti.

 

Come riportato da Renovatio 21, vari segni stanno già dimostrando che la seconda metà del 2022 porterà a carenze alimentari enormi.

 

 

 

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