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La Russia costruirà un centro di scienze nucleari in Vietnam

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La Russia prosegua nella sua esportazione di tecnologia per l’energia atomica in tutto il mondo.

 

A seguito di un incontro con l’agenzia per l’energia atomica del Vietnam, il vice primo ministro russo Dmitrij Chernyshenko ha dichiarato che presto sarà firmato un contratto per la costruzione di un centro scientifico nucleare.

 

«L’appaltatore russo sta attualmente redigendo una proposta di gara», ha detto Chernyshenko. Il contratto sarà firmato dalla società statale russa Rosatom e dal Vietnam Atomic Energy Institute (VinAtom) nel 2023, ha dichiarato Chernyshenko il 7 aprile.

 

«Stiamo considerando l’istituto come un potenziale partner … per creare un centro di scienza e tecnologia nucleare su la base di un reattore di ricerca all’avanguardia nella provincia di Dong Nai in collaborazione con la società statale Rosatom», ha affermato. La Rosatom è l’ente per l’energia nucleare della Federazione Russa.

 

«Suggerirei di fissare una data per firmare il contratto. Da parte nostra, forniremo istruzioni a Rosatom se la gara verrà aperta il 18 aprile, per ottenere la firma del contratto in una data molto importante per entrambe le parti».

 

Chernyshenko ha suggerito che il contratto dovrebbe essere firmato il 30 giugno, quando un monumento che segna un secolo da quando il primo presidente vietnamita Ho Chi Minh ha visitato San Pietroburgo sarà ufficialmente svelato nella seconda città più grande della Russia, dicendo che «sarebbe molto simbolico ottenere il contratto firmato in tempo per l’apertura del monumento».

 

All’inizio della sua visita ufficiale in Vietnam dal 5 al 7 aprile, Chernyshenko ha affermato che la Russia è pronta a costruire il primo reattore nucleare del Vietnam.

 

Chernyshenko ha fatto la sua visita ufficiale su invito del vice primo ministro Tran Hong Ha. Chernyshenko è intervenuto alla sessione plenaria del business forum Russia-Vietnam.

 

La notizia arriva nel momento in cui a Zaporiggia, la più grande centrale atomica d’Europa, continua l’esiziale dramma nucleare della centrale, contesa tra Kiev e Mosca. La stazione per la produzione di energia atomica è in mano russa, ma continua, anche di fronte alle autorità ONU e AIEA, a subire le provocazioni ucraine, e tentativi di riconquista, così da far temere al disastro.

 

Come riportato da Renovatio 21, un paper del 2022 riconosceva il dominio mondiale della produzione di energia nucleare da parte della Russia.

 

Va pur riconosciuto che la cooperazione scientifica internazionale per la fusione sta pur continuando: cinque mesi fa Mosca ha mandato in Francia un enorme magnete (o meglio «bobina di campo poloidale» per il progetto ITER, uno degli ultimi progetti scientifici internazionali che si rifiuta di escludere la partecipazione russa.

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

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