La rivista Nature si pente di aver fatto politica

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

Nelle elezioni del 2020, una serie di riviste scientifiche di alto profilo, tra cui Nature, Science, The Lancet e il New England Journal of Medicine, hanno approvato Joe Biden come prossimo presidente. La loro decisione di prendere posizione potrebbe aver avuto conseguenze negative.

Secondo un articolo pubblicato su Nature Human Behavior, non ha fatto cambiare idea a nessuno e ha ridotto la fiducia del pubblico nella scienza. Il ricercatore ha concluso che «l’approvazione politica da parte delle riviste scientifiche può minare e polarizzare la fiducia del pubblico nelle riviste di approvazione e nella comunità scientifica».

«Gli effetti positivi tra i sostenitori del candidato approvato sono nulli o piccoli, e non compensano gli effetti negativi tra il campo opposto. Ciò si traduce probabilmente in un livello complessivo inferiore di fiducia del pubblico e in una maggiore polarizzazione lungo la linea del partito. Ci sono poche prove che vedere il messaggio di approvazione cambi le opinioni sui candidati».

In un editoriale, l’editore di Nature ha dichiarato che la rivista non si sarebbe scusata per aver appoggiato Biden.

In qualità di presidente, Donald Trump «aveva devastato la scienza e le istituzioni scientifiche a casa su questioni dal COVID-19 al cambiamento climatico e aveva sventrato le normative ambientali anche di fronte all’aumento del rischio climatico».

L’editoriale concludeva: «usiamo la nostra voce con parsimonia e offriamo sempre prove a sostegno di ciò che diciamo. E, quando l’occasione lo richiederà, continueremo a farlo».

Sentimenti nobili, ma come ha sottolineato l’altro articolo, ha alienato i membri del pubblico: «l’approvazione ha anche ridotto significativamente la fiducia negli scienziati in generale tra i sostenitori di Trump, creando una conseguenza reputazionale sull’intera comunità scientifica».

Michael Cook

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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)