Protesta
La protesta contro la frode elettorale continua: milioni di brasiliani sono in piazza
Da oltre trenta giorni consecutivi, milioni di brasiliani scendono in piazza per protestare contro quella che chiamano la frode elettorale delle presidenziali 2020. Secondo alcuni osservatori, a questo punto si tratterebbe di una delle più grandi manifestazioni pro-democrazia della storia.
La Corte Elettorale Superiore del Brasile ha annunciato il 29 novembre che la cerimonia di certificazione della presidenza Lula si svolgerà alle due del pomeriggio del 12 dicembre. L’inaugurazione è prevista invece per il 1° gennaio 2023.
Bolsonaro contesta i risultati elettorali ha presentato una petizione alle autorità elettorali brasiliane contestando formalmente i risultati, sostenendo che alcune macchine per il voto non funzionavano correttamente e che qualsiasi voto espresso attraverso di esse dovrebbe essere annullato.
🇧🇷Brazil – HOLD THE LINE
Protests continue over Election FraudLula's supporters EXIST ONLY VIRTUALLY
It is a mystery why Brazilians have never seen Lula's supposed 50 millions of supporters, who appear only inside voting machines but never on the streets. Are they even real? pic.twitter.com/tI0cqmYmGy— Sergeant News Network (@Sgtnewsnetwork) November 27, 2022
11.30.22 Brazil .. for the thirty-first consecutive day, the Brazilian people are on the streets asking the Armed Forces for help. Protesters demand the ineligibility of candidate Lula, justice in elections and respect for the constitution. Rio de Janeiro RJ Brazil pic.twitter.com/Swz2SroOku
— Fernanda MacMillan (@floresdepapel6) November 30, 2022
Brazil Fraud Elections,São Paulo City today Protests in the streets in favor of Bolsonaro 🇧🇷👊 pic.twitter.com/LxZnb4Pooq
— James.bond237 (@JBond237) November 28, 2022
Un ex vicepresidente del tribunale elettorale regionale, Sebastião Coelho, in un discorso del 20 novembre ha chiesto l’arresto del giudice capo della Corte suprema Alexandre de Moraes per aver continuato a certificare l’elezione.
«Più dell’80% dei giudici in Brasile, in primo e secondo grado, non è d’accordo con ciò che sta facendo la Corte suprema federale», ha detto Coelho.
I manifestanti protestano anche circondando caserme militari, chiedendo quindi un intervento dell’esercito, dal quale peraltro il Bolsonaro proviene.
Rio De Janeiro Brazil 🇧🇷 Protests continue over Fraudulent Election results, crowds continuing to surround Army Barracks across the country 👍
Why won't MSM show this to you? They don't want you to know you have power.
Rise Canadians Rise 🍁 pic.twitter.com/vCeeqqJXLv— 🍁Antonio Tweets 📣 (@AntonioTweets2) November 26, 2022
Significativamente, stiamo assistendo a folle oceaniche che sostengono Bolsonaro, ma nessun manifestante tra gli elettori pro-Lula invece va in piazza. Si tratta di una situazione non dissimile da quella delle presidenziali americane 2020, con il candidato presidente Trump che incendiava comizi con decine di migliaia di persone in ogni città, mentre Biden, come dissero i critici, fece campagna, «from the basement», dalla cantina, senza cioè mai uscire troppo.
The biggest question about the protests in Brazil is where are President-elect Lula’s supporters? Leftists are known for counter protesting but there hasn’t been one video supporting Lula.
However, millions remain in the streets in support of Bolsonaro. pic.twitter.com/44Ac8BKARY
— Katie Daviscourt🇺🇸 (@KatieDaviscourt) November 29, 2022
Un video emerso in rete mostrerebbe schede con il nome di Bolsonaro finite nella spazzatura.
Protests over the outcome of Brazil's recent presidential election continue unabated. Protesters are ENRAGED. What has them exercised? Ballots with defeated Jair Bolsonaro's name on them were found in the trash. Take a look:pic.twitter.com/pFsl3S2t2o
— Steve Hanke (@steve_hanke) November 24, 2022
Come riportato da Renovatio 21, si è appreso dello strano viaggio nel 2021 del direttore della CIA William Burns a Brasilia, in cui avrebbe avvertito Bolsonaro di non opporsi al risultato elettorale.