Reazioni avverse

La prima autopsia di un paziente vaccinato contro il COVID ha trovato RNA virale in ogni organo del corpo

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Il primo studio post mortem su un paziente vaccinato contro la COVID-19 ha rivelato che l’RNA virale è stato trovato in ogni organo del corpo del paziente. Questo potrebbe stare a significare due cose: o che il vaccino risulta inefficace o che il coronavirus si diffonde più velocemente negli individui vaccinati.

 

La relazione scientifica tedesca – pubblicata dalla rivista International Journal of Infectious Diseases nel mese di giugno –  ha esaminato l’autopsia di un ottantaseienne al quale era già stata inoculata la prima dose di vaccino SARS-CoV-2, morto 4 settimane dopo aver contratto l’infezione da COVID dal vicino di letto in una struttura ospedaliera.

 

Lo studio rileva che il giorno 25 il paziente vaccinato risulta positivo al COVID-19, per poi morire di insufficienza renale e respiratoria il giorno successivo.

«Maschio di 86 anni residente in una casa di riposo che ha ricevuto il vaccino contro SARS-CoV-2. La storia medica passata includeva ipertensione arteriosa sistemica, insufficienza venosa cronica, demenza e carcinoma della prostata. Il 9 gennaio 2021, l’uomo ha ricevuto il vaccino a mRNA modificato con nanoparticelle lipidiche BNT162b2 in una dose di 30 μg . Quel giorno e nelle 2 settimane successive, non si presentò senza sintomi clinici».

 

«Il giorno 18, è stato ricoverato in ospedale per un peggioramento della diarrea. Poiché non presentava alcun segno clinico di COVID-19, non si è provveduto all’isolamento in un ambiente specifico. I test di laboratorio hanno rivelato anemia ipocromica e aumento dei livelli sierici di creatinina. Il test dell’antigene e la reazione a catena della polimerasi (PCR) per SARS-CoV-2 sono risultati negativi».

 

Lo studio rileva che il giorno 25 il paziente vaccinato risulta positivo al COVID-19, per poi morire di insufficienza renale e respiratoria il giorno successivo.

 

Elevate cariche di RNA virale erano presenti in quasi tutti gli organi del paziente vaccinato.

Elevate cariche di RNA virale erano presenti in quasi tutti gli organi del paziente vaccinato.

 

«In sintesi, i risultati del nostro caso di studio sull’autopsia in un paziente con vaccino RNA confermano l’opinione che con la prima dose di vaccinazione contro SARS-CoV-2 si può già indurre l’immunogenicità, mentre l’immunità sterile non è ancora adeguatamente sviluppata», ha concluso lo studio.

 

In altre parole, sebbene il vaccino COVID-19 abbia innescato una risposta immunitaria all’interno del corpo, non pare proprio abbia fermato la diffusione del virus in tutto il corpo.

 

In altre parole, sebbene il vaccino COVID-19 abbia innescato una risposta immunitaria all’interno del corpo, non pare proprio abbia fermato la diffusione del virus in tutto il corpo

Questa è un’ulteriore importante prova scientifica che il vaccino COVID-19 ha rischi molto maggiori dei benefici venduti dalla politica, dalla Sanità e dai media. Non solo: il vaccino, stando a quanto detto, potrebbe persino accelerare la diffusione del coronavirus.

 

Renovatio 21 si pone sempre come avanguardia nel segnalare con attenzione i numerosi casi di reazioni avverse da vaccino, che troppo spesso vengono sottaciute dal mainstream dell’informazione.

 

 

 

 

 

 

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