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La polizia neozelandese suona la Macarena contro il popolo in protesta

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Le autorità neozelandesi stanno riproducendo a ripetizione la grande hit degli anni Novanta Macarena per cercare di allontanare le persone dal Parlamento, dove da giorni sta andando in scena una protesta sullo stile del Convoy of Freedom canadese, con persone accampate da giorni davanti al palazzo.

 

Nella tecnica di guerriglia psicologica, sarebbe utilizzato anche il disco con i maggiori successi del cantante statunitense Barry Manilow (1943-), noto per la sdolcinatissima Mandy.

 

Secondo quanto riportato, i manifestanti hanno risposto a tono suonando We’re Not Gonna Take It dei Twisted Sister.

 

Come riportato da Renovatio 21, la polizia non ha esitato, eseguendo nel solo giorno di giovedì 122 arresti.

 

La polizia locale avrebbe inoltre aperto gli irrigatori schizzando d’acqua i manifestanti, così da indurli a mollare il colpo. I manifestanti hanno risposto scavando trincee e costruendo tubi di scarico improvvisati per reindirizzare l’acqua.

 

 

 

Pare tutto incredibile, ma sta succedendo sul serio: torture musicali, arresti, trincee. È il volto sempre più grottesco della repressione nel XXI secolo, quando le democrazie molestano i loro popoli in nome di chissà che cosa.

 

Il cantante James Blunt ha risposto a un titolo sul repellente sonoro delle autorità e ha scherzato sul fatto che la sua musica dovrebbe essere aggiunta alla playlist. Detto-fatto: poco dopo la sua canzone You’re beautiful è stata messa nella playlist dell’arma psicosonora delle forze dell’ordine di Wellington.

 

Nell’utilizzo di simili tattiche di guerra psicologica (psy-op, nel gergo militare americano) vi è un precedente famoso, quello del residente panamense Manuel Noriega, il quale, rifugiatosi dal Nunzio Apostolico durante l’invasione americana di Panama del 1989, fu assediato, con grande dispiacere anche dell’ambasciatore vaticano Monsignor Laboa (il vero bersaglio dell’operazione psicologica), da altoparlanti militari americani che trasmettevano rock 24 ore su 24, con ripetizione continua, pare, della canzone dei Clash I fought the law. Secondo le testimonianze, furono suonate anche You Shook Me All Night Long degli  AC/DC, Welcome to the Jungle dei Guns N’ Roses, nonché Too Old to Rock ‘n’ Roll: Too Young to Die dei Jethro Tull

 

La dolorosa missione di pressione psicologica sulla nunziatura panamense aveva nome Operation Nifty Package. Sebbene l’operazione abbia avuto successo, il consigliere per la sicurezza nazionale Brent Scowcroft avrebbe in seguito indicato le molestie psicologiche al Nunzio Apostolico come «un momento basso nella storia dell’esercito americano», notando che il loro approccio era stato sciocco, riprovevole e poco dignitoso.

 

Ci permettiamo di dire che, considerate le playlist, a Noriega e al Monsignore andò assai meglio che ai poveri neozelandesi, per i quali, come nei casi delle violenze poliziesche di Berlino e Amsterdam, andrebbe chiamato il relatore speciale ONU sulla tortura Nils Melzer: davvero, la Macarena in loop? Magari con l’idea di istituire seduta stante, dopo l’obbligo di vaccino mRNA, anche l’obbligo del famoso balletto?

 

Siamo davvero arrivati alla fine dei diritti umani?

 

 

 

Immagine screenshot da Youtube

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