Sterilizzazione
La polizia canadese si rifiuta di perseguire il medico che ha sterilizzato una donna Inuit senza consenso
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
La polizia canadese ha rifiutato di sporgere denuncia contro un medico che ha sterilizzato una donna Inuit a Yellowknife senza il suo consenso.
Nel 2019 il dottor Andrew Kotaska, ostetrico-ginecologo, ha operato una donna con dolori addominali. Nonostante altro personale medico si fosse opposto, egli la sterilizzò pure. Il dottor Kotaska si è scusato per la sua «condotta poco professionale» che “ha causato sofferenza alla mia paziente”, ma ha insistito di aver agito nel suo migliore interesse.
Le autorità mediche del Territorio del Nordovest hanno sospeso il medico per cinque mesi, gli hanno detto di pagare il costo delle indagini e di seguire un corso di etica.
La donna senza nome ha fatto causa al dottor Kotaska e all’ospedale per 6 milioni di dollari canadesi (4,46 milioni di dollari), per le sue azioni «oppressive e dannose».
La polizia dice che non indagherà perché la donna non ha sporto denuncia penale. La donna dice di essere troppo traumatizzata dal colloquio con la commissione medica per rivolgersi alla polizia.
Tuttavia, ciò sembra contraddire la politica del governo di considerare la sterilizzazione non autorizzata come un’aggressione. «Se un agente di polizia viene a conoscenza di un crimine commesso, ha l’obbligo di indagare», afferma la senatrice Yvonne Boyer. «Perché dovrebbe essere diverso se una donna indigena viene sterilizzata senza consenso?»
Emma Cunliffe, professoressa di diritto presso l’Università della British Columbia, ha affermato che l’incidente «invia un messaggio molto inquietante: queste violazioni delle donne indigene non sono viste come gravi».
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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