Protesta
La polizia britannica continua ad arrestare bambini e anziani per la «rivolta» seguita alle bimbe accoltellate
Il governo del Regno Unito ha scatenato il suo stato di polizia per perseguire bambini e anziani che hanno fomentato una rivolta dopo che undici bambine sono state accoltellate il mese scorso da un migrante di seconda generazione che ha ucciso tre di loro.
In risposta alla strage di Southport, la popolazione locale di Southport, in Inghilterra, è scesa in piazza e molti hanno fatto irruzione in un vicino centro per migranti e si sono scontrati con la polizia.
Tra le 30 persone accusate di disordini a Southport e Liverpool c’erano anche due ragazzi di 12 anni.
The U.K. has arrested a 12-year-old boy for attending a protest.
The U.K. is trying to instill fear into the hearts and minds of its citizens so the invasion can continue on.
Fear no one. pic.twitter.com/b4Bp6ARUV9
— Breanna Morello (@BreannaMorello) August 12, 2024
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La polizia afferma che uno dei ragazzi ha lanciato un «missile» contro un furgone della polizia durante la manifestazione.
A livello nazionale sono state arrestate almeno 900 persone e più di 460 sono state incriminate, tra cui un ragazzo di Manchester di 13 anni.
La scorsa settimana, tre ragazzi adolescenti di 15, 16 e 17 anni sono stati arrestati a Hull con l’accusa di «sospetto di disordini violenti» in seguito a una manifestazione anti-immigrazione.
Le autorità britanniche hanno inoltre condannato un uomo di 69 anni a quasi tre anni di prigione per aver impugnato una mazza di legno durante la rivolta di Southport.
Messed up https://t.co/QFXPqUwiJV
— Elon Musk (@elonmusk) August 10, 2024
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La repressione nei confronti della protesta intanto va avanti, è il caso di dire, casa per casa.
I cittadini che scendono in piazza per esprimere la loro opposizione all’immigrazione di massa possono aspettarsi visite da parte della polizia, come si vede nel post sui social media riportato di seguito, in cui il ministero dell’Interno del Regno Unito si vantava di dare la caccia ai trasgressori.
Knock, knock.
Anyone who commits violent disorder should be expecting a visit like this ???? pic.twitter.com/5ejoNRTaDb
— Home Office (@ukhomeoffice) August 11, 2024
La polizia britannica sta inoltre incarcerando cittadini che osano pubblicare contenuti offensivi online, tra cui un padre di 31 anni recentemente incarcerato per 12 settimane per un post su Facebook ritenuto «offensivo o minaccioso» secondo la definizione del Communications Act.
???????????? “Am I going to be locked up for the night? Do I need to bring my medications?”
Welcome to 2024 Britain where The Police arrive at your home to arrest you for comments made on Facebook.
As Britain descends into lawless chaos – the Governments priority clearly isn’t fixing… pic.twitter.com/YmxBj92aCl
— Concerned Citizen (@BGatesIsaPyscho) August 5, 2024
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Londra sta istituendo nelle scuole programmi di indottrinamento dei bambini che insegnano loro come riconoscere «contenuti estremisti» e «disinformazione» online.
È oramai venuto alla luce il tema del sistema politico a due livelli, che di fatto favorisce gli immigrati sino a lasciarli impuniti: vengono inflitte condanne severe agli autoctoni, mentre agli stranieri vengono comminate pene lievi dopo aver commesso reati violenti.
E in Italia, è diverso?
Fate una prova voi stessi: recatevi in questura, e vedete se gli immigrati non hanno più strutture a disposizione.
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Immagine screenshot da Twitter