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La polizia arriva di notte a casa di una madre: aveva postato su Facebook commenti contro le mascherine

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La truccatrice e parrucchiera della Florida e madre di tre figli Angelique Contreras ha ricevuto una visita serale da un agente delle forze dell’ordine nella contea di Palm Beach (Florioda) dopo aver pubblicato post anti-mascherinaa su Facebook.

 

Secondo la Contreras, la contea di Palm Beach sta cercando di inviare cittadini che non possono indossare le mascherine a causa di esenzioni mediche in un seminterrato di un parcheggio mentre si svolgono le riunioni della Commissione della contea.

 

La signora Contreras aveva  risposto alla battuta di un amico, affermando che avrebbero potuto lasciare «migliaia di mascherine» sul prato di un commissario di contea

I resoconti della stampa locale confermano  che i cittadini senza mascherina che vogliono parlare alle riunioni verranno inviati in un edificio separato sotto un parcheggio, invece di poter rivolgersi direttamente ai membri della Commissione pubblica. Quando un uomo su Facebook ha scherzato sul fatto di scaricare la spazzatura sul prato di un amministratore della contea, Contreras ha risposto con la replica, «migliaia di maschere».

 

Questo è stato sufficiente per convincere l’ufficio dello sceriffo a presentarsi a casa sua, con l’ufficiale che chiarisce che al giorno d’oggi tali post di Facebook sono monitorati. I figli di Contreras hanno 11, 3 e 1 anno.

 

 

L’ufficiale chiarisce che al giorno d’oggi tali post di Facebook sono monitorati

«Non importa quali siano le convinzioni politiche di una persona, non credo che nessuno meriti di essere vittima di bullismo da parte dei funzionari del nostro governo locale. Non dovremmo farci intimidire dalle forze dell’ordine. Quello che è successo a casa mia è stata chiaramente un’intimidazione politica», ha dichiarato al sito National File Angelique Contreras, che proviene da una famiglia di rifugiati cubani.

 

«So cos’è il comunismo e ci viviamo da un anno».

 

La signora Contreras aveva  risposto alla battuta di un amico, affermando che avrebbero potuto lasciare «migliaia di mascherine» sul prato di un commissario di contea. Contreras ha detto che il post potrebbe essere interpretato nel senso di lasciare mascherine su una proprietà pubblica dove si svolgono le riunioni del governo della contea.

 

Angelique Contreras proviene da una famiglia di rifugiati cubani: «so cos’è il comunismo e ci viviamo da un anno»

Non si tratta del primo caso di persone a cui le forze dell’ordine arrivano in casa per commenti anche innocui o scherzosi lasciati sui social media. Vi è stata, pochi mesi fa, l’ondata di casi in Australia, con madri arrestate in casa dinanzi ai figli piccoli e la polizia che fa irruzione a casa di attivisti accusati di aver postato sui social materiale contro il lockdown.

 

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Immagine d’archivio

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