Bioetica

La mappa dell’aborto nel mondo

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Il sito Statista ha pubblicato una mappa che dà conto dello stato dell’aborto in tutti i Paesi del mondo.

 

Legenda:

Rosso: aborto permesso per salvare la vita della donna oppure proibito completamente.

Arancione: aborto permesso per preservare la salute

Giallo: aborto permesso per motivi socioeconomici

Verde: aborto su richiesta

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Molti Paesi stanno cambiando la loro posizione sull’aborto negli ultimi mesi.

 

Nel febbraio di quest’anno, la Colombia ha depenalizzato l’aborto durante le prime 24 settimane di gravidanza.

 

Una depenalizzazione si era avuta anche in Messico nel settembre 2021.

 

Nel gennaio 2021, l’Argentina era diventata il più grande Paese dell’America Latina a legalizzare l’aborto, senza che l’argentino Bergoglio tuonasse più di tanto.

 

Anche l’Asia corre verso il feticidio.

 

In vigore dall’inizio del 2021, la Corea del Sud ha depenalizzato l’aborto fino alla 14a settimana di gravidanza.

 

In Thailandia, il parlamento ha votato nel gennaio 2021 per rendere legale l’aborto entro le 12 settimane, sebbene siano ancora in vigore sanzioni per coloro che interrompono la gravidanza in seguito.

 

L’India l’anno scorso ha legalizzato l’aborto per povertà.

 

Il Canada si è rifiutato di condannare l’aborto sesso-selettivo, che massacra soprattutto le bambine.

 

La Spagna il mese scorso ha approvato un emendamento del codice penale che prevede pene detentive per chi «ostacola» l’aborto, come attivisti che protestano fuori dalle cliniche di uccisione dei feti.

 

In Gran Bretagna è stato invece prolungata la possibilità, installatasi durante la pandemia., di ottenere pillole abortive per via postale. Un medico specializzato nel salvare i bambini dall’aborto chimico è stato radiato dall’albo all’inizio del 2021.

 

Il Parlamento UE tre mesi fa si è opposto all’obiezione di coscienza all’aborto.

 

Nel frattempo, in controtendenza nei confronti dei Paesi in via di sviluppo, gli USA potrebbero muoversi verso la de-federalizzazione dell’aborto, che verrebbe quindi tolto come libertà stabilità a livello federale e quindi decisa Stato per Stato dai rappresentanti eletti dai cittadini.

 

Secondo un calcolo, almeno 26 Stati dell’Unione sarebbero pronti ad abrogare la libertà di aborto.

 

 

In Ecuador, invece, il presidente Guillermo Lasso, appena eletto, ha dichiarato che avrebbe posto il veto sulla legge per l’aborto.

 

 

Nel 2021, l’aborto è stata la principale causa di morte.

 

 

 

 

Immagine di Statista pubblicata su licenza Creative Commons.

 

 

 

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