La Gran Bretagna indietreggia sui bambini trans

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

A sole due settimane dalle elezioni di medio termine negli Stati Uniti, il presidente Joe Biden si è pronunciato a favore dei diritti dei trans.

In un’intervista con la star trans TikTok Dylan Mulvaney, il presidente ha affermato di aver sostenuto «ogni singolo diritto» per la transidentificazione delle persone, «incluso l’uso dei bagni pubblici della tua identità di genere».

«A volte cercano di impedirti di accedere a determinati medicinali, di poter accedere a determinate procedure e così via, niente di tutto ciò dovrebbe essere disponibile, voglio dire, sai, nessuno stato dovrebbe essere in grado di farlo secondo me» ha detto Biden.

Sembra non aver ricevuto la nota dal Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito.

Dall’altra parte dell’Atlantico, il NHS è stato impegnato a criticare il «Modello di assistenza affermativa di genere».

L’ultima mossa è dichiarare che la «transizione sociale» per i bambini in età prepuberale – usare pronomi diversi, usare un nuovo nome, vestirsi da sesso opposto e così via – può effettivamente essere dannosa.

In un documento di discussione, il SSN sottolinea che le prove per la transizione sono deboli.

«La transizione sociale precoce», si legge nel documento, «non va vista come un atto neutrale». Dovrebbe essere considerato un «intervento attivo» «perché può avere effetti significativi sul bambino o sul giovane in termini di funzionamento psicologico».

Prosegue avvertendo che potrebbero esserci gravi conseguenze se un bambino inizia con la transizione sociale ma smette in seguito:

«Nei casi in cui un bambino prepuberale ha effettuato o sta effettuando una transizione sociale (o esprime il desiderio di effettuare una transizione sociale) l’approccio clinico deve essere consapevole dei rischi di una transizione di genere inappropriata e delle difficoltà che il bambino può sperimentare il ritorno al ruolo di genere originale all’ingresso della pubertà se l’incongruenza di genere non persiste nell’adolescenza».

La guida del SSN scoraggia anche l’uso di bloccanti della pubertà, poiché si sa così poco sui loro effetti a lungo termine. Permetterà la prescrizione solo in un contesto di ricerca formale. Scoraggia fortemente gli adolescenti dall’accesso a questi ormoni su Internet.

Michael Cook

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