Pensiero

La giornata della memoria selettiva

Pubblicato

il

Ormai da molti anni, in occasione della «giornata della memoria» le scuole di ogni ordine e grado fanno a gara ad organizzare lezioni, eventi, celebrazioni.
Il nome della ricorrenza, di per sé, esprime la massima genericità; in realtà, si riferisce a un unico terminale storico, circoscritto in modo accuratamente selettivo. Al punto che, nel rievocare un passato terribile, resta pervicacemente oscurata persino ogni terribile attualità.

 

E così, anziché la forza di un intrinseco e perenne valore educativo, questo ricordo calendarizzato finisce per assumere la forma di un rito assolutorio unilaterale a tempo indeterminato – in grado cioè di garantire per sempre, a una sola parte, una micidiale impunità.

 

Sarebbe bello e doveroso, invece, che le scuole sapessero offrire un quadro esaustivo della realtà – trascorsa e recente – in tutta la sua complessità e in tutte le sue drammatiche contraddizioni.

 

Questo, per insegnare ai nostri figli che certi misfatti e certe tragedie, capaci di scuotere nei fondamenti ogni principio di umana convivenza, fino alla normalizzazione dell’orrore, non dovrebbero ripetersi sotto nessuna bandiera e mai possono trovare giustificazione.

 

Elisabetta Frezza

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine: Soldati russi chiacchierano con i bambini appena liberati dal campo di concentramento di Auschwitz

Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

Più popolari

Exit mobile version