Militaria

La Germania non manderà carrarmati in Ucraina. Per ora

Pubblicato

il

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è rifiutato ancora una volta di acconsentire a fornire all’Ucraina carri armati Leopard di fabbricazione tedesca.

 

«Stiamo sostenendo l’Ucraina», ha detto al New York Times in un’intervista pubblicata ieri. «Lo stiamo facendo in un modo che non si intensifichi fino al punto in cui possa divenire una guerra tra Russia e NATO, perché sarebbe una catastrofe».

 

Il regime Zelens’kyj si è adirato: «non un solo argomento razionale sul perché queste armi non possono essere fornite, solo paure e scuse astratte», si è lamentato di recente su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. «Qual è la paura di Berlino che Kiev non ha?»

 

Secondi il NYT, lo Scholz si sarebbe «irrigidito» quando gli è stato chiesto di rispondere alla domanda del Kuleba.

 

«Leadership non significa fare ciò che le persone ti chiedono», ha dichiarato il cancelliere tedesco. «Leadership significa prendere le decisioni giuste ed essere molto forti. E questo è quello che sto facendo

 

«Stiamo cooperando e lo stiamo facendo insieme ai nostri alleati, e non stiamo mai facendo qualcosa da soli», ha aggiunto il socialista tedesco detto anche Scholzomat. «E questo è il modo in cui reagiamo a una guerra molto pericolosa».

 

«È assolutamente saggio non fare mai qualcosa da solo», ha ribadito.

 

Come riportato da Renovatio 21, lo Scholzo aveva fantozzianamente incassato gli insulti lanciati contro di lui dall’ambasciatore ucraino in Germania. Il diplomatico di Kiev  paragonato Scholz a un «beleidigte Leberwurst», una «salsiccia di fegato offesa», popolare espressione tedesca con cui si indica chi se la prende eccessivamente.

 

Nella follia dell’ora presente, i più filo-NATO nel governo tedesco detto «semaforico» (socialisti, liberali, verdi) sembrano essere proprio i sempre più grotteschi Verdi: è il caso di Annalena Baerbock che, in un imbarazzante momento in cui la democrazia dimostra il cortocircuito terminale a cui è stata portata, dice che sosterrà l’Ucraina anche contro il volere del suo elettorato.

 

Come riportato da Renovatio 21, alcuni Paesi come la Repubblica Ceca hanno dichiarato di aver esaurito le scorte di armi perché hanno consegnato tutto a Kiev.

 

Una fornitura di carrarmati agli ucraini da parte dell’Italia invece era stata (forse solo temporaneamente) fermata da vigili campani, che avevano fermato e multato in autostrada i veicoli che trasportavano i nostri tanki verso lo Zelens’kyj.

 

 

 

 

Immagine di 7th Army Training Command via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version