Economia

La Francia inizia ad esportare gas in Germania

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La Francia fornisce per la prima volta gas naturale alla Germania, nell’ambito di un accordo di solidarietà energetica volto ad alleviare la crisi di approvvigionamento che sta affrontando il più grande Paese UE.

 

Secondo una dichiarazione rilasciata giovedì dall’operatore di rete francese GRTgaz, il gasdotto che collega i Paesi al villaggio di confine francese di Obergailbach ha iniziato a pompare un volume giornaliero iniziale di 31 gigawattora.

 

Secondo i dati del ministero francese per la transizione energetica, l’importo dovrebbe aumentare fino a un massimo giornaliero di 100 gigawattora.  La cifra rappresenterebbe quindi meno del 2% del consumo complessivo di gas della Germania.

 

Il gasdotto di Obergailbach era stato inizialmente costruito per trasportare il gas in Francia – gas, possibilmente, proveniente dalla Russia prima del conflitto ucraino – ma le parti hanno apportato le modifiche necessarie per invertire il flusso.

 

Il mese scorso i paesi hanno firmato un accordo di solidarietà energetica, con la Francia che si è impegnata ad aiutare la Germania con le sue forniture di gas. In cambio, la Germania si impegna ad aiutare la Francia quando necessario.

 

«Se in questo momento non avessimo la solidarietà europea e un mercato unito e integrato, avremmo seri problemi», ha affermato lo scorso mercoledì il presidente francese Emmanuel Macron. «Questo è un segno buono e importante della solidarietà europea», ha affermato il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck, aggiungendo che «dimostra che in uno spirito di solidarietà possono essere risolte anche questioni tecniche difficili».

 

La Francia è meno colpita dal calo delle importazioni di energia dalla Russia rispetto alla Germania, poiché la maggior parte del suo fabbisogno di gas è soddisfatto dalla Norvegia e dalle forniture di gas naturale liquefatto.

 

Prima del conflitto in Ucraina, la Russia era il principale fornitore di carburante dell’UE, responsabile di circa il 45% delle importazioni di gas del blocco.

 

Come riportato da Renovatio 21, Putin la scorsa settimana ha offerto di tornare immediatamente a rifornire l’Europa.

 

Se la Germania tira un sospiro di sollievo grazie a Parigi, lo stesso non può fare l’Italia, l’altro grande Paese UE dipendente dal gas di Mosca per oltre il 40% del totale.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Francia avrebbe fatto capire di poter tagliare la fornitura elettrica all’Italia nel corso dei prossimi due anni, giustificandosi con l’inoperatività di circa la metà dei suoi reattori nucleari che sarebbero in riparazione.

 

L’Italia importa dalla Francia circa il 4%-5% del suo fabbisogno energetico.

 

La Francia, nel frattempo vive uno  strano momento riguardo al nucleare: Parigi ha negato al governo britannico  di prolungare la vita della centrale di Hinkley Point B (di proprietà della rinazionalizzata EDF), si trova a fare manutenzioni impreviste alle centrali atomiche, fa andare avanti gli impianti nucleari anche se l’acqua per il raffreddamento ha una temperatura fuori norma.

 

Il vertice del Paese dà segnali contraddittori:  Macron parla di razionamenti e «fine dell’abbondanza», vuol spegnere lampioni e monumenti ma al contempo parla di «rinascita dell’industria nucleare francese».

 

 

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