Gender
La Francia frena sul transgenderismo
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Mentre l’amministrazione Biden ha abbracciato acriticamente la necessità di una medicina «di affermazione del genere» per gli adolescenti americani, altri Paesi stanno frenando.
In Francia l’Accademia Nazionale di Medicina ha avvertito i medici che il numero crescente di casi di identità transgender nei giovani è spesso socialmente mediato e che è necessaria grande cautela nel trattarli.
L’Accademia sottolinea che i trattamenti ormonali e chirurgici comportano rischi per la salute e hanno effetti permanenti e che non è possibile distinguere un’identità trans duratura da una fase transitoria dello sviluppo di un adolescente. Si dichiara in un comunicato (tradotto da SEGM):
«Se la Francia consente l’uso di bloccanti della pubertà o di ormoni sessuali incrociati con l’autorizzazione dei genitori e senza limiti di età, è necessaria la massima cautela nel loro utilizzo, tenendo conto degli effetti collaterali come l’impatto sulla crescita, l’indebolimento osseo, il rischio di sterilità , conseguenze emotive e intellettuali e, per le ragazze, sintomi simili alla menopausa. Per quanto riguarda i trattamenti chirurgici, in particolare la mastectomia, consentita in Francia all’età di 14 anni, e gli interventi chirurgici relativi ai genitali esterni (vulva, pene), va sottolineato che tali procedure sono irreversibili».
E in maniera nettamente diversa dall’umore prevalente negli Stati Uniti, l’Accademia di Francia avverte che «il rischio di una diagnosi eccessiva è reale, come dimostra il numero crescente di giovani adulti che desiderano la detransizione. Invece di spingere rapidamente bambini e adolescenti verso un percorso trans, l’Accademia afferma che la fase dell’assistenza psicologica dovrebbe essere estesa il più a lungo possibile».
Michael Cook