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La Federal Trade Commission e 47 Stati USA dichiarano guerra a Facebook

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In America succede l’impossibile, o comunque qualcosa che non ha precedenti storici: una coalizione bipartisan di Stati americani — ben 47 — e la Federal Trade Commission (FTC), una delle agenzie governative statunitensi che ha come obiettivo la tutela dei consumatori e l’eliminazione e la prevenzione di pratiche commerciali anticoncorrenziali, hanno dichiarato guerra al colosso social per pratiche antitrust, aprendo una vera e propria causa che coinvolge praticamente tutti gli USA. 

 

Secondo il ricorso, guidato dal procuratore generale di New York, la democratica Letitia James insieme ad altri 47 Stati, Facebook ha puntato a mantenere una posizione dominante con l’acquisto di potenziali rivali.

Si tratta del primo e grande tentativo legale e politico per provare a piegare il colosso americano.

 

La FTC muove l’accusa a Facebook di aver messo in campo una strategia sistematica per eliminare ogni minaccia al proprio monopolio: nel 2012, infatti, Zuckerberg ha rilevato il social Instagram per un miliardo di dollari; nel 2014 WhatsApp per diciannove miliardi di dollari.

 

Certo, la guerra a Facebook dovrebbe essere fatta per ben altri motivi più profondi, che ai democratici americani forse piacciono pure, tuttavia è indubbio che si tratti del primo e grande tentativo legale e politico per provare a piegare il colosso americano.

 

Cristiano Lugli

 

 

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