Epidemie

La fede al tempo del Coronavirus: una testimonianza

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Renovatio 21 pubblica la testimonianza di un suo lettore che ci scrive in merito alla chiusura delle chiese a causa del Coronavirus. Chiunque abbia delle testimonianze di questi tempi speciali da offrire, ce le mandi. In questo momento di ansia e confusione, di demenza e di menzogna, la testimonianza è un bene preziosissimo.

 

 

Carissimi amici di Renovatio 21,

 

Questa mattina, ore 7-7.30, ci siamo ritrovati in 5 devoti a recitare il Rosario, nel piazzale della nostra parrocchia, al freddo, all’aperto, a causa delle restrizioni per l’emergenza Coronavirus, con la chiesa che deve restare chiusa per ordine ecclesiastico.

 

Contemporaneamente, a pochi metri di distanza, una decina di persone dentro al piccolo bar (fuori solo una persona, intenta a fumare).

 

Il virus è evidentemente selettivo: colpisce in particolare i pochi cattolici, ma risparmia chi consuma pasta e cappuccino.

Il virus è evidentemente selettivo: colpisce in particolare i pochi cattolici, ma risparmia chi consuma pasta e cappuccino.

 

Il virus rispetta chi va in palestra, al ristorante, in ufficio, al supermercato incluso il ruolo ingrato delle cassiere; non entra nemmeno nei vagoni del treno stipati di gente di tutte le provenienze, come ho potuto constatare ieri alle Cinque Terre in una gita da me organizzata con un paio di famiglie, per trovare anche un modo capace di occupare in maniera costruttiva gli studenti a casa da scuola.

 

Per chi comanda nella Chiesa e per tante pecore che hanno abdicato ad usare il cervello in nome dell’obbedienza e della paura, non è più Dio che guarisce, ma gli ordini della politica e la scienza (minuscola doverosa).

 

I miracoli erano veri una volta, per gli ignoranti.

Per chi comanda nella Chiesa e per tante pecore che hanno abdicato ad usare il cervello in nome dell’obbedienza e della paura, non è più Dio che guarisce, ma gli ordini della politica e la scienza (minuscola doverosa).

 

Il nostro Dio, quello della Santissima Trinità, col virus, è stato dato per vinto prima ancora di iniziare la partita.

 

Oggi il gregge è difeso dalla religione dell’Uomo, con regole imposte per il solo (finto ed illusorio) nostro bene da una neo-fratellanza umanitaria trasversale – e quindi molto massonica – di un unico dio, che non è Gesù Cristo.

 

Tranquilli, presto arriverà anche il dio vaccino, e allora, coloro che saranno rimasti, saranno tutti felici e vaccinati.

 

Svegliamoci! Torniamo a far funzionare il cervello, ma soprattutto l’anima.

 

 

Marco Garuti, Modena

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