Armi biologiche

La Duma ha invitato a Mosca Victoria Nuland a spiegare i laboratori biologici USA in Ucraina

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La Gosudarstvennaja duma («Duma di Stato»), la camera bassa dell’Assemblea federale della Federazione Russa,  ha invitato il sottosegretario di Stato americano Victoria Nuland a presentarsi a Mosca e spiegare il progetto biologico militare statunitense in Ucraina.

 

I parlamentari russi tuttavia non si aspettano che la Nuland compaia.

 

«La Commissione Parlamentare ha deciso di invitare Victoria Nuland nell’ambito di un’indagine parlamentare: il 25 maggio, attraverso i canali diplomatici, le è stato rivolto un invito ufficiale a una riunione della Commissione per rispondere a domande sulle attività dei laboratori biologici militari statunitensi in Ucraina», ha affermato la vicepresidente della Duma di Stato Irina Yarovaja, riportando un comunicato stampa pubblicato ieri sul sito web della Duma di Stato.

 

La Yarovaja ha indicato che «ignorare l’invito della Commissione parlamentare e rifiutarsi di fornire le informazioni necessarie per l’indagine potrebbe essere considerato una conferma dei fatti delle attività nefaste delle agenzie governative statunitensi attraverso la creazione e l’utilizzo di laboratori biologici sul territorio dell’Ucraina» e ciò si rifletterà nella relazione finale.

 

Sempre la Yarovaja ha osservato che erano trascorsi dieci giorni dall’invio dell’invito ma ancora nonv i è stata nessuna risposta da parte degli Stati Uniti che «rivela la vera natura pericolosa dell’intero progetto militare statunitense sui laboratori biologici».

 

La strategia statunitense in materia di sicurezza globale, ha proseguito, «ha ripetutamente avuto conseguenze irreversibili per diversi Paesi. Ciò che gli Stati Uniti stanno preparando per il mondo questa volta nei suoi laboratori militari non è una domanda retorica, ma vitale».

 

La Commissione «non si aspetta di ottenere confessioni da Victoria Nuland o dal Pentagono», ha affermato Yarovaja, «ma è ovvio che il mondo intero dovrebbe essere interessato a prevenire l’invasione virale e patogena degli Stati Uniti nelle attività di altri Paesi e Nazioni».

 

Vladimir Yermakov, direttore del Dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri, ha dichiarato a TASS il 28 maggio che la Russia intende sollevare la questione delle attività biologiche militari statunitensi in Ucraina in riunioni aperte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel prossimo futuro.

 

«Abbiamo in programma di finire la preparazione dei materiali nel prossimo futuro e di avviare attività presso la Convenzione sulle armi biologiche e le piattaforme del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Le riunioni pertinenti saranno aperte», ha detto lo Yermakov.

 

«Chiederemo agli Stati Uniti e ai loro alleati di fornire spiegazioni complete, informazioni e documenti su tale attività sul territorio ucraino, invece delle precedenti scuse vuote, al fine di risolvere tutti i problemi e anche di tornare alla corretta attuazione della Convenzione sulle armi biologiche Convenzione».

 

Il finanziamento da parte degli USA dei biolaboratori ucraini è una realtà non più discutibile. Nelle «attività biologiche militari» nel Paese sarebbe coinvolta anche la Germania.

 

Una parziale, ma comunque sconvolgente ammissione la diede proprio Victoria Nuland, sottosegretario del Dipartimento di Stato per l’Eurasia, rispondendo al senatore americano Marco Rubio durante un’audizione al Congresso USA.

 

È stato riportato che gli USA avessero un contratto in Ucraine per lo studio del coronavirus tre mesi prima dello scoppio ufficiale della pandemia.

 

La Russia ha accusato gli USA di preparare in quei laboratori armi biologiche da usare contro l’avversario russo.

 

Sul fronte delle bioarmi, si è parlato di un attacco su Lugansk, repubblica separatista, a base di tubercolosi.

 

Come noto, nella faccenda è spuntato imperiosamente anche il nome del figlio drogato e depravato di Joe Biden, Hunter Biden.

 

La Nuland, vero nome di famiglia Nudelman, ha origini ebraico-ucraine. Il nonno Meyer Nudelman, un sarto, era fuggito dalla Bessarabia nel 1907, quando in Russia c’era ancora lo Zar.

 

Si dice che nonno Nuland (il nome fu cambiato per evitare l’antisemitismo americano) fosse fuggito dai pogrom della rivoluzione russa 1905-1907.

 

La Nuland all’università ha studiato russo. Nel 2014, è divenuto chiaro che si trattasse del player principale della rivoluzione di Maidan.

 

Insomma, tre generazioni dopo, la Nuland è tornata in Ucraina con un’operazione apertamente rivolta contro la Russia che aveva fatto fuggire il nonno.

 

Ora la invitano direttamente in Russia a Mosca, ma lei non va.

 

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