Geopolitica

La Croazia rifiuta di aderire alla missione di sostegno dell’UE per l’Ucraina

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Il Parlamento croato ha respinto di misura la proposta del 16 dicembre di far partecipare il Paese ad una missione dell’UE a sostegno dell’esercito ucraino.

 

La decisione del legislatore zagabrese è giunta dopo ore di accesi dibattiti, che riflettono le profonde divisioni tra il premier e il presidente del paese, riferisce l’agenzia Reuters.

 

Era necessaria una maggioranza di due terzi per accettare la proposta che avrebbe incluso il permesso di addestrare fino a 100 soldati ucraini in Croazia nei prossimi due anni, a cui si è opposto Zoran Milanovic, presidente del Paese e quindi comandante supremo delle forze armate croate.

 

Dei 107 che hanno votato – in un Parlamento che conta 151 seggi – 97 l’hanno sostenuto, 10 hanno votato contro. La regola richiede il voto dei due terzi dell’intero parlamento, non solo del quorum presente e votante.

 

Secondo Reuters, i deputati dell’opposizione hanno affermato di non voler diventare ostaggi del disaccordo politico dei massimi leader: il primo ministro è un convinto sostenitore della NATO, ma il presidente Zoran Milanovic ha dimostrato di non esserlo. Hanno quindi dichiarato che la costituzione non prevede voti parlamentari su questioni normalmente approvate dal presidente in accordo con il governo.

 

Come riportato da Renovatio 21, il presidente Milanovic prima del conflitto aveva accusato Londra di fomentare le tensioni in Ucraina.

 

Sempre il Milanovic l’anno scorso si era scagliato contro i media che propalavano a piene mani la vaccinazione.

 

 

 

 

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