Cina
La Cina verso i motori al plasma
Un nuovo potente motore al plasma è stato appena svelato dagli ingegneri cinesi, avvicinando la tecnologia cinese a quella del leader del settore, la Russia.
Il «propulsore al plasma magnetico ad alta spinta» della Cina, progettato dallo Xian Aerospace Propulsion Institute, è stato in grado di raggiungere un funzionamento stabile alla sua piena potenza di 100 kilowatt. «L’accensione riuscita questa volta segna che il livello tecnico del motore al plasma magnetico del nostro istituto è entrato in prima linea nel mondo», ha scritto l’istituto cinese in un post sui social media lunedì.
Il team ha utilizzato materiali stampati in 3D e tecnologia dei magneti superconduttori ad alta temperatura per creare il motore. Mentre i motori al plasma hanno una spinta inferiore rispetto ai motori aeronautici tradizionali, il loro impulso specifico, ovvero l’efficienza con cui il motore genera la spinta, è più elevato, rendendoli più adatti per viaggi più lunghi.
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L’istituto ha affermato che il loro motore «fornirà un supporto energetico forte e affidabile per i veicoli spaziali grandi e super-grandi della Cina per svolgere ricerche scientifiche e missioni spaziali».
Il motore al plasma più avanzato negli Stati Uniti ha superato solo gli 80 kW durante il funzionamento ad alta potenza sostenuto, sebbene abbia una potenza teorica di 200 kW con un’efficienza del propulsore del 73%. Il prototipo del motore da 300 kW dell’agenzia atomica russa Rosatom ha un’efficienza dell’80%.
Come riportato da Renovatio 21, la Cina sta portando avanti le ricerche sulla fusione da anni. Il team di scienza della fusione termonucleare presso l’Istituto del Plasma di Hefei ha condotto ricerche sulle prestazioni globali dei materiali, sulle prestazioni dei superconduttori, dei magneti superconduttori, delle camere a vuoto del reattore di fusione, dei componenti del divertore e dell’interazione tra plasma e materiali.
Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa scienziati del Dragone avevano introdotto un nuovo dispositivo al plasma chiamato «Lama del cielo cremisi».
Come riportato da Renovatio 21, Cina ha continuato con i suoi studi per la fusione dopo che negli scorsi anni un team di scienziati cinesi aveva affermato di aver trovato un metodo nuovo e più conveniente per il processo.
Una volta scoperto un processo stabile per ottenere la fusione, potrebbe entrare in giuoco l’Elio-3, una sostanza contenuta in grande abbondanza sulla Luna, dove la Cina, come noto, sta operando diverse missioni spaziali di successo. Da qui potrebbe svilupparsi definitivamente il ramo cosmico dello scacchiere internazionale, la geopolitica spaziale che qualcuno già chiama «astropolitica», e già si prospetta come un possibile teatro di guerra.
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Immagine di Stbuccia via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International