Geopolitica

La CIA aveva avvertito la Germania dell’attacco al gasdotto settimane fa

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Secondo un articolo della rivista tedesca Der Spiegel, la CIA aveva avvertito Berlino di un potenziale attacco ai gasdotti nel Mar Baltico ancora «settimane fa».

 

Citando come fonti «diverse persone che hanno familiarità con la questione», lo Spiegel riporta che un avvertimento da parte della principale agenzia di spionaggio statunitense era stato «ricevuto a Berlino durante l’estate».

 

Come noto, la reazione tedesca, in pieno allineamento con la narrazione NATO, sembra essere quella di incolpare i russi, cioè i loro partner dei Nord Stream, che sono quindi parte lesa quasi quanto i tedeschi (che ora hanno certezza di passare al freddo l’inverno).

 

Le prime indagini tedesche  concluso che l’attacco doveva essere deliberato perché sarebbe stato effettuato da forze speciali, sommozzatori della marina o un sottomarino in grado di raggiungere il fondo del mare e posizionare mine o esplosivi.

 

Pur non escludendo che l’attacco possa essere un false flag russo, l’unico motivo percepito sarebbe quello di «incolpare altre parti per l’incidente», scrive Der Spiegel, pur riconoscendo che una «interruzione permanente delle forniture di gas dalla Russia sarebbe nell’interesse dell’Ucraina».

 

L’Ucraina è stata rapidissima ad incolpare la Russia delle esplosione, per quanto illogica possa essere la cosa: qualcuno per forza si finirà per chiedersi il motivo per cui Mosca avrebbe sabotato due gasdotti quando può sempre, molto economicamente, chiudere o aprire il rubinetto del gas dal territorio russo.

 

In molti ritengono che la responsabilità sia dell’amministrazione Biden, con i video pre-conflitto di Biden e della sottosegretaria al Dipartimento di Stato per l’Eurasia – nonché reginetta dei neocon – Victoria Nuland ad annunciare che la fine del Nord Stream 2 sarebbe arrivata con una eventuale invasione russa dell’Ucraina.

 

 

A cantare subito attribuendo gli attentati agli Stati Uniti sono stati pure gli alleati, come l’ex ministro della Difesa polacco, Radek Sikorski, eurocrate marito della neocon americana Ann Applebaum, che in un tweet, poi cancellato, ringraziava gli USA mostrando l’immagine del disastro.

 

 

Sikorski è stato in seguito attaccato dallo stesso segretario di Stato polacco, Stanislaw Zaryn, che lo ha accusato di amplificare la «propaganda russa».

 

«Autenticare le bugie russe in questo particolare momento mette a repentaglio la sicurezza della Polonia. Che atto di grossolana irresponsabilità!» ha scritto Zaryn.

 

Anche il presidente polacco Mateuz Morawiecki ha attaccato lo Sikorski mostrando la foto dell’ambasciatore ONU russo Nebenzia che sventola una stampa del tweet di ringraziamento agli USA.

 

«Radoslaw Sikorski si considerava un maestro della diplomazia. E ha finito per essere una pedina nel gioco di propaganda di Putin. Questa è tutta la verità sulla leadership della Piattaforma Civica» ha scritto Morawiecki in una critica a tutto il partito dell’ex ministro filoamericano.

 

Insomma, zitti e Mosca. È il caso di dirlo.

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

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