Alimentazione

La Banca Centrale Europea contro i suoi stessi dipendenti non abbastanza «verdi»

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Durante una riunione interna, il membro del consiglio della Banca Centrale Europea Frank Elderson, lo «zar del clima» della BCE, si sarebbe scagliato contro i membri dello staff che erano critici nei confronti della politica di finanza verde della BCE, dicendo: «non voglio più queste persone». Lo riporta Politico.

 

Durante l’incontro, Elderson avrebbe insistito sul fatto che le persone che lavorano alla BCE dovrebbero essere riqualificate per sostenere l’ideologia climatica. Anche se lo staff della BCE ha descritto l’esplosione di Elderson come «autoritaria», essa è avvenuta mentre era in corso una discussione interna su quanto le politiche della BCE dovessero concentrarsi sul «verde» invece che sulla stabilità dei prezzi.

 

L’Elderson, membro delle funzioni di vigilanza della Banca Centrale Olandese, ha svolto un ruolo chiave nella creazione del Network for Greening the Financial System (NGFS: «Rete per rendere più verde il sistema finanziario»), una rete di 114 banche centrali e autorità di vigilanza finanziaria che mira ad accelerare l’aumento della finanza verde e sviluppare raccomandazioni per il ruolo delle banche centrali per il cambiamento climatico. Del NGFS l’uomo è stato amministratore delegato.

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L’NGFS è stato fondato da otto banche centrali alla conferenza COP21 di Parigi nel 2015 e si è espanso fino a comprendere diverse decine di membri. È composto da supervisori delle Banche Centrali con il compito di valutare la «transizione climatica» e di costituire le riserve necessarie affinché, invece di sostenere il sistema, lo faccia saltare in aria.

 

Lo scorso settembre, l’account Twitter ufficiale della BCE aveva pubblicato un video dell’Elderson che lanciava l’allarme sul clima dall’isola di Terschelling, dove, siamo edotti, trascorreva le vacanze d’estate da bambino.

 

 

I commenti nei confronti di Elderson leggibili in rete non sono sempre lusinghieri.

 

La presidente della BCE Christine Lagarde, interrogata sulla questione al Parlamento Europeo dopo la pubblicazione dell’articolo di Politico, ha affermato di essere «al fianco del mio collega Frank», aggiungendo che tuttavia apprezza la «diversità», qualsiasi cosa volesse intendere.

 

L’economista Daniel Gros, direttore del Center for European Policy Studies, ha dichiarato invece a Politico che «la discussione sull’ecologizzazione delle Banche centrali è diventata così polarizzata che un dibattito critico è diventato difficile. Se esprimi critiche, vieni subito accusato di essere contrario al clima. Personalmente ho avuto questa esperienza più di una volta».

 

Contattata sempre dalla testata, la BCE avrebbe affermato che «i rischi climatici e naturali influenzano la nostra politica monetaria e i nostri mandati di supervisione bancaria, e tutti i colleghi dovrebbero capire cosa significa per il loro lavoro».

 

Una vignetta che fa il giro di Internet mostra il funzionario della BCE che chiede al candidato in fase di colloquio di lavoro: «La stampa di danaro causa inflazione?» Il candidato risponde: «no, è il cambiamento climatico». Il funzionario esclama: «Sei assunto!».

 

 

L’affermazione di una correlazione tra Climate Change ed inflazione era stata lanciata pubblicamente lo scorso anno dalla stessa Lagarde.

 

 


«Il cambiamento climatico influisce sull’inflazione, e l’inflazione è la bestia che tutti i banchieri centrali vogliono domare e disciplinare» aveva dichiarato solennemente la Lagarde ad un summit a Parigi.

 

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Immagine di Urmelbeauftragter via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International3.0 Unported2.5 Generic2.0 Generic1.0 Generic

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