Geopolitica

Kiev userà le armi americane per colpire la Crimea, se necessario: consigliere di Zelens’kyj

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Il 1 giugno, quando la Casa Bianca ha annunciato che avrebbe inviato in Ucraina armi per combattere la Russia, il vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jonathan Finer ha affermato che Washington aveva chiesto all’Ucraina assicurazioni che i missili non avrebbero colpito la Russia.

 

Il 3 giugno, il governo ucraino ha respinto tale richiesta.

 

Secondo un articolo pubblicato da RT, Oleksiy Arestovych, che identificano come consigliere presidenziale, ha affermato che l’Ucraina utilizzerà i sistemi missilistici forniti dagli Stati Uniti per colpire il territorio russo se dovesse ritenere necessari tali attacchi.

 

«La Crimea è nostra», ha detto Arestovych, «appartiene all’Ucraina. E loro [la Russia, ndr] lo sanno», riporta RT.

 

Già nel 2019, Arestovych, in una dichiarazione video diventata virale in Russia, affermava che una guerra «alla fine del 2021» con la Russia era «il prezzo da pagare per l’Ucraina» per diventare un membro della NATO.

 

RT ha sottolineato che «il commento di Arestovych arriva nonostante il Segretario di Stato americano Antony Blinken abbia affermato mercoledì [1 giugno] che Kiev ha fornito a Washington “assicurazioni” che non utilizzerà i razzi americani per attaccare obiettivi in ​​Russia»

 

La dichiarazione di Arestovych fa eco a quella di un altro politico ucraino, Egor Chernev, un parlamentare ucraino, che ha dichiarato mercoledì che gli aerei e le forze armate russe di stanza sul territorio russo sono «bersagli legittimi».

 

Lo storico Eric Zuesse, in un articolo su Modern Diplomacy, ha notato che «se l’Ucraina usa le armi statunitensi per invadere la Russia, secondo il diritto internazionale esistente, gli Stati Uniti parteciperebbero a tale invasione. La Russia potrebbe affermare che la partecipazione sarebbe intenzionale o negligente».

 

In caso di questa «negligenza», la Russia chiederebbe cosa farà l’America per rettificare la questione.

 

Se invece l’America affermasse tutto ciò come «intenzionale», allora ci sarebbe, da quel momento in poi, una guerra calda tra Russia e America.

 

Il perdente in qualsiasi guerra calda tra Russia e America trasformerà il conflitto in una guerra nucleare per evitare di essere conquistato dall’altra parte.

 

«Non sarebbe solo la Terza Guerra Mondiale, ma una Terza Guerra Mondiale nucleare, e distruggerebbe tutti gli alleati di ciascuna parte, e contaminerebbe gravemente anche i Paesi neutrali, e finirebbe a livello globale in un inverno nucleare, che probabilmente porrebbe fine a tutta la vita come è esistita su questo pianeta» scrive Zuesse.

 

Come riportato da Renovatio 21, lo stesso Arestovych, quando sono emersi crimini di guerra commessi dalla soldataglia ucraina, aveva dichiarato: «Siamo un esercito europeo e non prendiamo in giro i nostri prigionieri».

 

L’Arestovych, tuttavia, è stato citato per aver «argomentato che le leggi umanitarie internazionali o le leggi di guerra non si applicano» all’Ucraina perché Putin sta minacciando di distruggerla.

 

 

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