Vaccini

Kennedy: non esiste alcuna giustificazione medica per vaccinare i bambini di un giorno contro l’epatite B

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In un video divenuto virale sui social media in questi giorni il nuovo segretario della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy junior., ha affermato che la maggior parte dei vaccini, compresi quelli che lui ritiene ingiustificatamente obbligatori per i neonati, sono stati sviluppati principalmente per creare profitti per Big Pharma.

 

«La maggior parte dei vaccini dopo il 1989 sono stati aggiunti non per ragioni di salute pubblica ma per motivi di profitto farmaceutico», ha affermato Kennedy.

 

«Perché vacciniamo contro l’epatite B i bambini di un giorno di vita?» ha chiesto.

 

«L’epatite B si trasmette sessualmente attraverso rapporti sessuali con più partner omosessuali, o tramite prostitute, o tramite l’uso di droghe per via endovenosa», ha affermato, sottolineando nuovamente: «perché mai dovresti trasmetterla a un bambino?»

 


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Secondo Kennedy, il colosso farmaceutico Merck è stato incaricato sia dalla FDA (Food and Drug Administration) che dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) di sviluppare il vaccino contro l’epatite B per «le popolazioni vulnerabili».

 

Il Kennedy ha spiegato che quando quelle popolazioni hanno mostrato scarso interesse per il vaccino, «Merck è tornata dalle agenzie e ha detto “Ci avete detto di sviluppare questo vaccino, ma nessuno ci crede”».

 

«Il CDC ha detto: “Non preoccupatevi”», ha raccontato Kennedy, «lo raccomanderemo solo ai bambini e costringeremo tutti ad acquistarlo (…) Ecco perché è entrato nel programma» di vaccinazione infantile, ha detto il Kennedy, dichiarando: «Non c’è alcuna giustificazione medica».

 

Kennedy ha già spiegato in precedenza quanto siano stati redditizi per l’industria farmaceutica i vaccini pediatrici imposti dal governo:

 

«Non c’è alcuna responsabilità a valle, non ci sono test di sicurezza iniziali (il che fa risparmiare loro un quarto di miliardo di dollari) e non ci sono costi di marketing e pubblicità, perché il governo federale ordina a 78 milioni di bambini in età scolare di sottoporsi a quel vaccino ogni anno».

 

«Quale prodotto migliore avresti potuto avere? E così è scoppiata una corsa all’oro per aggiungere tutti questi nuovi vaccini al programma di cui non abbiamo bisogno. La maggior parte di questi vaccini sono inutili. Molti di loro sono per malattie che non sono nemmeno casualmente contagiose».

 

«Fu una corsa all’oro, perché se riesci a rispettare quella tabella di marcia, per la tua azienda si tratta di un miliardo di dollari all’anno. E in molti casi è l’NIH [la Sanità nazionale USA] a guadagnare le royalty».

 

Secondo Kennedy, ancora più scandalosi degli enormi profitti accumulati dalle grandi aziende farmaceutiche sono gli innumerevoli effetti collaterali negativi di tutti quei vaccini non testati. «Le malattie neurologiche» sono «esplose», ha dichiarato il segretario della Sanità statunitense.

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«ADHD, disturbi del sonno, ritardi del linguaggio, ASD, autismo, sindrome di Tourette, zecche, narcolessia. Sono tutte cose di cui non avevo mai sentito parlare”, ha detto Kennedy. “L’autismo è passato da uno su 10.000 nella mia generazione, secondo i dati del CDC, a uno su 34 bambini oggi”»

 

La storia dell’introduzione dell’obbligo vaccinale per l’epatite B, introdotto con la legge 165 del 27 maggio 1991, è controversa anche in Italia: nella seduta alla Camera dei Deputati del 13 dicembre 2000, il deputato della Lega Nord Giacomo Chiappori chiedeva se «l’obbligatorietà della vaccinazione debba essere messa in relazione alla tangente pagata dalla casa farmaceutica produttrice del vaccino all’allora Ministro De Lorenzo, per questo condannato per corruzione».

 

Scrive l’enciclopedia online: «allora direttore generale del servizio farmaceutico del ministero, assieme al ministro della sanità (…), ricevette una tangente da GlaxoSmithKline per un valore di 600 milioni di lire in cambio dell’obbligatorietà del vaccino Engerix B contro l’epatite B per i neonati».

 

Tuttavia, incredibilmente, tale storia, un tempo ritenuta non discutibile, negli ultimi anni è stata messa in discussione dai fact-checker.

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Immagine da Twitter
 

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