Jürgen Conings trovato morto

Jürgen Conings, l’ex militare contrario al lockdown salito agli onori delle cronache europee come il «Rambo belga», è stato trovato morto.

Come riportato da Renovatio 21, Conings si era dato alla macchia da settimane dopo aver annunciato che sarebbe «passato all’azione» contro la politica di lockdown intrapresa dal governo belga.

Contro di lui era scattata una caccia all’uomo mai vista, una colossale caccia all’uomo che ha impiegato centinaia di agenti e soldati, che hanno rastrellato i boschi dove si sospettava si fosse nascosto con abbondanza di armi e mezzi.

«La causa della morte è probabilmente suicidio tramite arma da fuoco, ma questo dovrà essere accertato da una prossima perizia medico-legale» ha dichiarato la procura federale belga

Non avevano però trovato nulla. I giornali europei, anche i nostri, si scandalizzarono del fatto che durante la sua latitanza, sui social e con manifestazioni fisiche, si era manifestato un sorprendente sostegno popolare per il militare in fuga.

Tutto questo è finito – e nella maniera peggiore possibile.

Il 20 giugno, il sindaco di Maaseik (un piccolo comune fiammingo di 24.000 abitanti) Johan Tollenaere avrebbe notato l’odore di un corpo in decomposizione nella foresta di Dilserbos, vicino al punto in cui è stata trovata l’auto abbandonata di Conings. Avrebbe quindi allertato la polizia locale – invece che cercare lui stesso. Prima che Tollenaere allertasse la polizia, un cacciatore locale avrebbe notato a sua volta lo stesso odore. In seguito il cacciatore ha dichiarato alla stampa di essere inciampato in un piede del corpo, tuttavia secondo la versione ufficiale il cadavere lo avrebbe trovato la polizia.

Insomma, c’è un po’ di confusione sulla versione da dare.  Tuttavia fonti della polizia federale e dell’ufficio del procuratore federale hanno confermato che il corpo sarebbe il corpo di Jürgen Conings.

Contrariamente alle autorità che gli davano la caccia, i famigliari di escludono categoricamente che possa essersi ucciso, suggerendo la possibilità che sia stato eliminato durante l’imponente caccia all’uomo andata in scena negli scorsi giorni

Non è chiaro nemmeno come sia morto: «La causa della morte è probabilmente suicidio tramite arma da fuoco, ma questo dovrà essere accertato da una prossima perizia medico-legale» ha dichiarato la procura federale belga.

Contrariamente alle autorità che gli davano la caccia, i famigliari di escludono categoricamente che possa essersi ucciso, suggerendo la possibilità che sia stato eliminato durante l’imponente caccia all’uomo andata in scena negli scorsi giorni.

Lo stesso giorno, il virologo Marc Van Ranst – il virologo star dei media belgi che era protetto dallo Stato contro Conings – è tornato a casa sua dopo la sua permanenza in un rifugio per tutta la durata della caccia all’uomo.

«Jürgen Conings, il “Rambo delle Fiandre”, trovato morto in Belgio: era l’idolo della destra no-vax» titola in Italia il Corriere della Sera, secondo cui si trattava di un uomo «vicino agli ambienti neonazisti, diventato il beniamino del vasto movimento no vax e complottista attivo in Belgio».

«Jürgen Conings, il “Rambo delle Fiandre”, trovato morto in Belgio: era l’idolo della destra no-vax» titola in Italia il Corriere della Sera, secondo cui si trattava di un uomo «vicino agli ambienti neonazisti, diventato il beniamino del vasto movimento no vax e complottista attivo in Belgio»

Jürgen Conings (1974–2021) è stato un caporale della Componente aerea belga e istruttore di tiro. Era un ex soldato d’élite e cecchino esperto. Nel corso della sua carriera ha preso parte a undici missioni estere in Jugoslavia, Bosnia, Kosovo, Libano, Iraq e Afghanistan.

La sera del 20 giugno, giorno del ritrovamento del corpo di Conings, circa 140 simpatizzanti hanno tenuto una veglia per Conings.

Alla presenza di diversi membri della famiglia Conings, i partecipanti si sono recati da un parco a Dilsen-Stokkem alla casa di Jürgen Conings, dove hanno deposto fiori e acceso candele.