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Israele, il chiosco automatico del fast food funziona solo con il green pass

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Un filmato apparso su Twitter mostra un chiosco automatico di una notissima catena di fast food richiedere il green pass prima di effettuare l’ordine.

 

Se si clicca l’opzione che dichiara di non avere il green pass, il sistema torna alla schermata di partenza.

 


 

«Di fatto, se non ha il green pass non ti daranno il cibo – dice la voce dell’uomo che sta registrando il video, l’attivista Shlomo Walfish – vi suona come la Germania nazista? Benvenuti in Israele 2022».

 

«Il franchise americano è il primo luogo di affari in Israele a negare cibo ai non vaccinati» scrive il sito di notizie israeliano Israel365news. che ha ripreso la storia di Walfish. «l computer che prende gli ordini gli ha negato il servizio dopo aver selezionato che non ha un passaporto verde».

 

Con il sistema del pass verde, altri luoghi pubblici come bar, palestre e teatri stanno negando l’accesso alle persone; tuttavia, questo potrebbe essere un primo esempio di una macchina letteralmente programmata per interrompere il servizio alle persone non vaccinate, o comunque escluse dall’accessi per mancanza di credenziali elettroniche.

 

Come ripetuto da Renovatio 21, oggi è lo status vaccinale a dare o togliere l’accesso ai servizi – e ora anche al cibo. Domani potrebbe essere il vostro presunto status economico (gestito dalla piattaforma del denaro digitale, che materialmente è la stessa del green pass), bancario, fiscale, giudiziario, politico, secondo lo schema del Credito Sociale della Cina Popolare, Paese capofila dell’implementazione del totalitarismo elettronico lodato ancora ieri dal fondatore del primo Partito del Parlamento italiano.

 

Come riportato da Renovatio 21, Israele sta già partendo con la quarta dose del vaccino Pfizer.

 

Israele, come scritto nei mesi da questo sito, è stato il primo Paese al mondo a programmare ed implementare il sistema del green pass.

 

In un fuori onda finito pubblico la scorsa estate, il ministro della salute israeliano Nitzan Horowitz aveva ammesso che i green pass  sarebbero principalmente un sistema di costrizione per vaccinare le persone scettiche

 

La scorsa settimana, il sito Israel365 aveva esposto uno scandalo nel Ministero della Salute mostrando che la maggior parte delle persone in gruppo consultivo per il coronavirus  non sono nemmeno dottori in medicina: tra loro ci sono veterinari, agenti di sicurezza, portavoce, impiegati, avvocati e un giornalista.

 

 

 

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