Geopolitica

Israele conferma la morte di sei ostaggi a Gaza

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I corpi di sei ostaggi catturati dai militanti di Hamas il 7 ottobre sono stati recuperati da un tunnel nell’area di Rafah, nella parte meridionale di Gaza, ha dichiarato domenica l’esercito israeliano. Sono stati identificati tutti i nomi delle vittime.

 

Secondo le Forze di difesa israeliane (IDF), Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lubnov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 25 anni, sono stati uccisi da Hamas poco prima che i militari li trovassero.

 

Alex Lubnov (chiamato Aleksander Lobanov nei media russi) era un doppio cittadino russo-israeliano. Secondo l’Hostage Families Forum, un’organizzazione che rappresenta i parenti dei prigionieri, viveva ad Ashkelon, era sposato e aveva due figli. A quanto si dice, è stato rapito dal rave NOVA, dove lavorava come bar manager.

 

La notizia del recupero ha portato a richieste di «una grande manifestazione» da parte dell’Hostage Families Forum, che ha criticato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu per non essere riuscito a concordare un accordo di pace con Hamas, in fase di negoziazione da diversi mesi. Ha chiesto «un arresto completo del paese e l’immediata attuazione di un accordo per liberare gli ostaggi».

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Le ostilità tra Israele e Hamas a Gaza sono divampate quando il gruppo militante palestinese ha condotto un’incursione a sorpresa nel sud di Israele dieci mesi fa, uccidendo circa 1.100 persone e prendendone in ostaggio più di 200. Alcuni sono stati in seguito rilasciati tramite scambi di prigionieri o salvati dall’esercito israeliano. La massiccia risposta militare israeliana ha causato circa 40.700 vittime, mentre 94.060 persone sono rimaste ferite, secondo i funzionari sanitari palestinesi.

 

I colloqui per giungere a una tregua e garantire il rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi sono stati condotti per mesi con la mediazione di Qatar, Stati Uniti ed Egitto. Il mese scorso, Hamas ha respinto una nuova proposta degli Stati Uniti per un accordo di rilascio degli ostaggi e cessate il fuoco, accusando Netanyahu di sabotare i negoziati e incolpando Washington di sostenerlo. Israele ha affermato di non poter accettare la richiesta di Hamas di porre fine alla guerra a Gaza come condizione per un accordo.

 

La scorsa settimana, l’agenzia Reuters aveva riferito che l’Egitto avrebbe ospitato delegazioni statunitensi e israeliane per un altro round di colloqui sul cessate il fuoco a Gaza.

 

Secondo Israele, durante il raid del 7 ottobre sono stati rapiti 251 cittadini israeliani e stranieri e 103 di loro sono ancora trattenuti a Gaza.

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Immagine CC0 via Wikimedia

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