Terrorismo

Iran, scuole femminili avvelenate. Il presidente: forze straniere dietro il fenomeno

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Una misteriosa ondata di malattie di massa che colpisce solo gruppi di ragazze sta creando panico in Iran.

 

Secondo le autorità iraniane ragazze in circa15 città sarebbero state colpite, in quelli che si sospetta siano avvelenamenti di massa. Al momento si ipotizza che un’entità sconosciuta possa aver infettato scuole e cortili con un qualche tipo di miscela di gas venefico, facendo ammalare dozzine di ragazze alla volta.

 

Al momento sono stati contati almeno 30 incidenti separati.

 

Questo tipo di incidenti sono iniziati a essere segnalati a partire dallo scorso novembre. «Da allora avvelenamenti simili si sono verificati in diverse altre scuole a Qom, Teheran, la città di Borujerd nella provincia occidentale del Lorestan e la città nordoccidentale di Ardebi» ha detto fonti politiche iraniane alla testata quatariota Al Jazeera. «Decine di studentesse sono state colpite in ogni incidente e alcune hanno dovuto essere ricoverate in ospedale».

 

Tuttavia, non ci sono stati decessi confermati negli incidenti in cui le studentesse colpite hanno riferito di aver sentito odori insoliti come di «mandarini marci» o forti odori chimici, o persino profumi simili ai profumi. Ci sono state voci di una morte, ma la notizia è stata smentita dalle autorità locali.

 

Tra i sintomi riportati dalle fanciulle ci sono l’emicrania e la nausea, con qualche caso riportato di paralisi degli arti.

 

 

Dapprima si era pensato ad un possibile movente islamista: nel momento in cui c’è in Iran una protesta per il velo, un qualche gruppo fondamentalista potrebbe aver pensato degli attacchi alle scuole femminili, che nel limitrofo Paese – sunnita, però – dell’Afghanistan sono tornate ad essere proibite con la creazione (tutta americana) dell’Emirato talebano.

 

Tuttavia nelle ultime ore il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha fornito un’altra pista: potenze straniere potrebbero avere ordito le odiose operazioni.

 

«Questo è un progetto di sicurezza per provocare il caos nel paese in cui il nemico cerca di instillare paura e insicurezza tra genitori e studenti», ha detto Raisi in un discorso TV lo scorso venerdì.

 

Secondo Al Jazeera, il Raisi «non ha detto chi fossero quei nemici, anche se i leader iraniani accusano abitualmente gli Stati Uniti e Israele, tra gli altri, di agire contro di essa».

 

Gli incidenti hanno recentemente iniziato ad attirare l’attenzione dei media internazionali, con l’intervento delle Nazioni Unite alla fine di questa settimana. Il portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha dichiarato in un briefing “Siamo molto preoccupati per queste accuse secondo cui le ragazze sarebbero state deliberatamente prese di mira in quelle che sembrano essere circostanze misteriose” e ha sollecitato un’indagine approfondita.

 

 

 

 

 

 

Immagine Mohammad Hasanzade/Tasnim News Agency via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

 

 

 

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