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Intervento pubblico di Macron alla Gran Loggia di Francia

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Lunedì 5 maggio 2025, il presidente Emmanuel Macron ha pronunciato un discorso «storico» presso la sede della Grande Loge de France (GLDF), rue Puteaux, sottolineando all’inizio del suo discorso che era la prima volta che un presidente della Repubblica francese si presentava in una loggia della GLDF per un discorso ufficiale.

 

Sebbene il presidente Macron avesse già visitato il Grand Oriente di Francia (GODF) nel novembre 2023 per celebrarne il 250° anniversario, nessun capo di Stato in carica aveva mai visitato in precedenza l’hotel GODF di Parigi. Con circa 32.000 membri, la GLDF è la seconda obbedienza massonica più grande in Francia, dopo la GODF (50.000 membri). Fondato nel 1894, il GLDF è considerato meno di sinistra del GODF; più «spirituale», più tradizionale e anche più «chic».

 

L’evento ha rappresentato una delle prime commemorazioni del 120° anniversario della legge del 1905, pietra angolare del laicismo repubblicano. In questa occasione, Macron è venuto a tenere un discorso sulla laicità. Questa legge, bisogna ricordarlo, consentiva soprattutto il saccheggio dei beni del clero, l’espulsione delle congregazioni e la frattura tra cattolici e laici.

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Il contenuto del discorso

Il discorso era incentrato sulla laicità, presentata come un pilastro senza tempo della Repubblica e una «legge di libertà». Il signor Macron l’ha presentata come uno strumento di unità, che protegge la libertà di coscienza e la neutralità dello Stato, garantendo al contempo la pratica delle religioni. Per lui la laicità è la risposta alle sfide contemporanee.

 

Ha anche fatto un forte elogio alla massoneria: «Il dialogo tra la Repubblica e la Massoneria è una conversazione, se così posso dire, levigata da secoli di lotta, da una comunione di pensiero e da una connivenza che non è affatto una cospirazione». Aggiungendo: «Voi siete gli ambasciatori della fratellanza (…) quindi della laicità». E ancora, le Logge sono «l’officina della Repubblica».

 

E cosa si aspetta il presidente dalla massoneria? In primo luogo, che costituiscano una forza di opposizione all’«illuminismo oscuro» proveniente dagli Stati Uniti. Più chiaramente: «i massoni sono in prima linea nella battaglia che conta, se vogliamo dare forma al secolo per il bene dell’umanità».

 

Poi hanno la missione di difendere la legge del 1905 da due strumentalizzazioni. Bisogna innanzitutto guardarsi «da coloro che vorrebbero interpretare la legge del 1905 in termini identitari con il pretesto di secolarizzare la società, al solo scopo di attaccare religioni o credenze, in particolare in nome della loro presunta incompatibilità con i valori della Repubblica».

 

E continua: «stiamo attenti anche a coloro che vogliono fare del laicismo uno strumento di pentimento contro la Repubblica, a coloro che prendono di mira gli eccessi del 1793 per attaccare l’eredità del 1789, fondamento della nostra storia repubblicana».

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Nel suo discorso, il Presidente Macron ha riconosciuto l’importante contributo della massoneria alla preparazione del disegno di legge sulla morte assistita. E introdusse di sfuggita la nozione del «male minore», presentandola come principio di soluzione, che gli consentiva di liquidare con un gesto della mano i sostenitori della vita.

 

Quindi, alcuni punti sono abbastanza chiari: in primo luogo, il fatto che i massoni sono tra i migliori sostenitori delle leggi «sociali» (contraccezione, aborto, eutanasia, PMA, etc.) che vengono preparate nelle logge; quindi, che la legge del 1905 non dovesse essere utilizzata come strumento per combattere l’islamizzazione; né un motivo per denunciare i terribili massacri anticristiani che sono come il DNA della Repubblica.

 

In realtà non c’è niente di veramente nuovo.

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.News

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Immagine screenshot da YouTube

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