Epidemie

In Europa arriva la mutazione di SARS-CoV-2. I vaccini la copriranno?

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Nelle ultime ore in Gran Bretagna è stata riscontrata una mutazione di Sars-Cov-2, a dire degli esperti molto più contagiosa. In meno di ventiquattro ore Downing Street registra un record di contagi (36.000 in più), aumentati del 50% nel giro di una settimana. 

 

Il Primo Ministro inglese, Boris Johnson, invoca il lockdown totale per Natale e parla di una contagiosità superiore al 70%.

 

Per quanto si sia già compreso qualcosa sull’indice RT, visto l’aumento esponenziale dei casi di contagio, non si sa ancora nulla sulla letalità di questa variante.

L’OMS fa sapere che questa variante è già stata trovata anche in Danimarca e in Australia, ma si parla già anche dell’Olanda e, da poche ore, anche dell’Italia per un caso che sarebbe stato rilevato a Roma (incredibili i tempi record: a meno di 24 ore dell’annuncio del Regno Unito, abbiamo già un caso acclarato a Roma? Ceppo già isolato ed autenticato come «più aggressivo» in meno di dieci minuti?).

 

Per quanto si sia già compreso qualcosa sull’indice RT, visto l’aumento esponenziale dei casi di contagio, non si sa ancora nulla sulla letalità di questa variante.

 

Come prevedibile, ora la prima cosa ad essere messa in discussione è l’efficacia del vaccino su una mutazione di Sars-Cov-2.

 

Sull’argomento è già intervenuto il Prof. Andrea Crisanti, rilasciando alcune importanti dichiarazioni all’agenzia di Adnkronos:

 

Come prevedibile, ora la prima cosa ad essere messa in discussione è l’efficacia del vaccino su una mutazione di Sars-Cov-2.

«Non si sa se la risposta immunitaria prodotta dai vaccini copre anche questa variant

 

La nuova variante, ha spiegato il microbiologo dell’Università di Padova «è apparsa questa estate in Spagna ed effettivamente ha un R0 superiore agli altri. Non si sa se la risposta immunitaria prodotta dai vaccini copre anche questa variante, è un interrogativo al quale ancora non c’è risposta».

 

Crisanti ha poi concluso affermando che «non è che non bisogna allarmarsi ma bisogna cercare di capire cosa sta accadendo, quanto questa variante si diffonde rispetto all’altra, se è più virulenta e se pone effettivamente problemi al vaccino, tutti quesiti ai quali non abbiamo risposta».

 

Qualcuno parla già da tempo  di COVID-21, un nuovo ceppo che sarebbe comparso a ridosso del 2021, più aggressivo e più virulento. Ovviamente è stato etichettato come «complottista»

Qualcuno parla già da tempo  di COVID-21, un nuovo ceppo che sarebbe comparso a ridosso del 2021, più aggressivo e più virulento. Ovviamente è stato etichettato come «complottista».

 

Volete vedere che i «beceri complottisti», gira che ti rigira, avevano ragione?

 

Pensate davvero che sia finita qui? Che prima o poi vi molleranno, e che basterà portare un po’ di pazienza, come di dicono ormai da un anno, per tornare alla vita normale?

 

Cristiano Lugli 

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