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Il vicecancelliere tedesco denunzia un pensionato per un meme
Il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha sporto denuncia contro un uomo bavarese di 64 anni per aver condiviso un meme in cui lo definiva un idiota.
A giugno, Stefan Niehoff ha condiviso un meme con una foto di Habeck con un logo alterato di un famoso marchio di shampoo, che lo ha cambiato da Schwarzkopf (testa nera) a Schwachkopf (testa debole). La polizia ha fatto irruzione nella sua casa nella Bassa Franconia all’alba di martedì e gli ha sequestrato il tablet.
Gli avvocati di Habeck hanno presentato una denuncia penale contro Niehoff, hanno detto venerdì i procuratori della città di Bamberg all’agenzia di stampa tedesca dpa. Hanno aggiunto che Niehoff è stato anche accusato di aver caricato un’immagine su X che «faceva riferimento all’era nazista».
Secondo i documenti ottenuti dal quotidiano Nius, il mandato del tribunale aveva autorizzato la perquisizione e il sequestro di tutti i telefoni cellulari, dei dispositivi con accesso a Internet e dei supporti di memorizzazione digitale di Niehoff.
«Ho 64 anni. Non avrei mai immaginato che si sarebbe arrivati a questo. Questo ha decisamente un sapore da DDR», ha detto Niehoff a Nius, riferendosi all’ex Germania dell’Est.
Il pensionato affermato che gli agenti della polizia criminale di Schweinfurt si sono presentati a casa sua poco dopo le 6 del mattino, lo hanno trascinato fuori dal letto per interrogarlo e gli hanno confiscato il tablet, traumatizzando nel frattempo sua figlia, affetta dalla sindrome di Down.
I procuratori di Bamberga hanno registrato il presunto reato di Niehoff come un «crimine di destra motivato politicamente». Le accuse contro l’uomo affermano che ha «pubblicato un’immagine» del ministro «per diffamare in generale Robert Habeck e per rendergli più difficile svolgere il suo lavoro come membro del governo federale».
Secondo Nius, il raid nell’abitazione di Niehoff rientrava in una “giornata di mobilitazione contro i post d’odio” a livello nazionale, in cui la polizia tedesca ha perquisito 50 abitazioni e condotto 90 indagini.
«Quando la polizia è alla porta, ogni colpevole si rende conto che i crimini d’odio hanno delle conseguenze», ha scritto su X il ministro degli Interni Nancy Faeser, vantandosi delle retate. La Faeser nota per la sua volontà di introdurre programmi contro l’«estremismo di destra» fra i bambini dell’asilo.
Il partito di opposizione Alternativa per la Germania (AfD) ha risposto ripubblicando il meme su X e accusando Habeck di essere un tiranno sotto mentite spoglie.
Während sich #Habeck als “volksnaher” Kanzlerkandidat präsentiert, werden seine Kritiker unerbittlich verfolgt. Dabei schreckt man nicht davor zurück, Hausdurchsuchungen bei schlafenden Familien durchzuführen, nur weil der Familienvater diese #Schwachkopf-Grafik teilte. Das ist… pic.twitter.com/mHdd3HBLLu
— AfD (@AfD) November 13, 2024
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«Ecco cosa accadrebbe alla Germania con il cancelliere Habeck: la completa limitazione della libertà di espressione da parte di un autore di libri per bambini che per tre anni e mezzo ha dimostrato la massima incompetenza, ma che si sente ancora chiamato a cose più grandi», ha scritto l’AfD.
Un altro tedesco ha pubblicato il messaggio della campagna dei Verdi ( «Solo la democrazia crea libertà») e una foto della polizia che sfonda una porta.
Erste Wahlkampfplakate geleakt#Schwachkopf pic.twitter.com/JP4dTvnnzV
— Heinz van Eugen ♠️ (@heinzvaneugen) November 13, 2024
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I Verdi di Habeck fanno parte della collassante «coalizione semaforica» (rosso verde giallo) del cancelliere Olavo Scholz, avendo ricevuto il 15% dei voti alle ultime elezioni. L’altro funzionario di gabinetto più importante è il ministro degli Esteri Annalena Baerbock.
La scorsa settimana, in un video in cui pubblicizzava la sua candidatura a cancelliere per le prossime elezioni, Habeck ha denunciato il «fungo del populismo» che, a suo dire, circola in Germania, alimentato da «regimi autoritari con eserciti di troll e bot».
La repressione più dura si abbatte in Germania da anni, prendendo di mira uno dei principali partiti del Paese, AfD, perseguitata dagli stessi servizi di sicurezza della Budesrepubblica. Infatti, i servizi di sicurezza interna tedeschi BfV hanno messo sotto sotto sorveglianza il loro stesso ex capo, Hans-Georg Maaßen.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso un tribunale di Amburgo ha condannato un uomo a tre anni di galera per aver giustificato l’«aggressione russa» all’Ucraina su Telegram.
Quattro mesi fa è stata de-bancarizzata una delle più importanti TV anti-globaliste di lingua tedesca, AUF1. L’anno passato, era stato debancarizato anche il leader di Alternative fuer Deutschald (AfD) Tino Chrupalla.
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Immagine di Steffen Prößdorf via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International