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Il vaccino antinfluenzale aumenta il rischio di coronavirus del 36%, dice uno studio del Pentagono (ed altri studi)

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Robert F. Kennedy jr. per gentile concessione di Children’s Health Defense.

 

Renovatio 21 offre la traduzione di questo pezzo di CHD per dare una informazione a 360º.  Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

 

«La vaccinazione antinfluenzale può aumentare il rischio di altri virus respiratori, fenomeno noto come ” interferenza virale” … l’interferenza virale “derivata dal vaccino” era significativamente associata al coronavirus… »

 Il 12 marzo 2020, Anderson Cooper e il Dr. Sanjay Gupta hanno tenuto un forum globale su «Fatti e paure del Coronavirus». Durante la discussione, Anderson ha detto al pubblico: «E, ancora una volta, se siete preoccupati per il Coronavirus e non avete ricevuto un vaccino antinfluenzale … dovreste assolutamente farlo».

 

Mettendo da parte la sicurezza e l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale, l’affermazione di Anderson secondo cui il vaccino antinfluenzale aiuterà le persone a combattere il COVID-19 è anche solo lontanamente vera? In una parola, la risposta è no.

 

In effetti, i risultati di molti studi pubblicati sottoposti a revisione paritaria dimostrano che la raccomandazione di Anderson potrebbe essere stata il peggior consiglio che avrebbe potuto dare al pubblico.

 

Ricercando nella letteratura, l’unico studio che siamo riusciti a trovare sul legame tra vaccinazione antinfluenzale e coronavirus è uno  Studio del Pentagono USA del 2020  che ha scoperto che il vaccino antinfluenzale AUMENTA i rischi di coronavirus del 36%. «La vaccinazione antinfluenzale può aumentare il rischio di altri virus respiratori, fenomeno noto come ” interferenza virale” … l’interferenza virale “derivata dal vaccino” era significativamente associata al coronavirus … ». Di seguito sono elencate le scoperte:

 

 

Studio del Pentagono 2020: il vaccino antinfluenzale aumenta il rischio del Coronavirus del 36%

Studio del Pentagono 2020: il vaccino antinfluenzale aumenta il rischio del Coronavirus del 36%

Esaminando in particolare i virus non influenzali, le probabilità di ammalarsi di coronavirus negli individui vaccinati erano significativamente più elevate rispetto agli individui non vaccinati con un rapporto di probabilità (associazione tra un’esposizione e un risultato) di 1,36. In altre parole, i vaccinati avevano il 36% in più di probabilità di contrarre il coronavirus.

 

 

 

 

 

Molti altri studi suggeriscono l’aumento del rischio di infezioni respiratorie virali dovuti al vaccino antinfluenzale:

 

Studio CDC 2018: i vaccini antinfluenzali aumentano il rischio di malattie respiratorie acute non influenzali nei bambini.

Studio CDC 2018: i vaccini antinfluenzali aumentano il rischio di malattie respiratorie acute non influenzali nei bambini.

 

Questo studio supportato dal CDC  ha rilevato un maggior rischio di malattie respiratorie acute (ARI) tra i bambini di età inferiore ai 18 anni causata da patogeni respiratori non influenzali post-vaccinazione antinfluenzale rispetto ai bambini non vaccinati nello stesso periodo.

 

 

 

Studio australiano del 2011: il vaccino antinfluenzale ha raddoppiato il rischio di infezioni virali non influenzali e aumentato il rischio di influenza del 73%.

Studio australiano del 2011: il vaccino antinfluenzale ha raddoppiato il rischio di infezioni virali non influenzali e aumentato il rischio di influenza del 73%.

 

Uno studio caso/controllo condotto su giovani bambini australiani sani ha scoperto che i vaccini antinfluenzali stagionali raddoppiavano il rischio di malattie derivanti da infezioni da virus non influenzali.

 

Nel complesso, il vaccino ha aumentato del 73% il rischio di malattie respiratorie acute associate al virus, inclusa l’influenza.

 

 

 

Studio di Hong Kong del 2012: i vaccini antinfluenzali hanno aumentato il rischio di infezioni respiratorie non influenzali di 4,4 volte e hanno triplicato le infezioni influenzali.

Studio di Hong Kong del 2012: i vaccini antinfluenzali hanno aumentato il rischio di infezioni respiratorie non influenzali di 4,4 volte e hanno triplicato le infezioni influenzali.

 

Uno studio randomizzato controllato con placebo sui bambini di Hong Kong ha scoperto che i vaccini antinfluenzali aumentavano di cinque volte il rischio di infezioni respiratorie acute virali non influenzali (OR 4.91, CI 1.04—8.14) e, includendo l’influenza, triplicavano il rischio complessivo di ARI virale (OR 3.17, CI 1.04 -9,83).

 

 

Studio 2017: i bambini vaccinati hanno 5,9 volte più probabilità di soffrire di polmonite e 30,1 volte più probabilità di soffrire di rinite allergica rispetto ai bambini non vaccinati.

Studio 2017: i bambini vaccinati hanno 5,9 volte più probabilità di soffrire di polmonite e 30,1 volte più probabilità di soffrire di rinite allergica rispetto ai bambini non vaccinati.

 

I bambini vaccinati avevano una probabilità 30,1 volte maggiore di soffrire di rinite allergica e 5,9 volte più probabilità di ammalarsi di polmonite rispetto ai bambini non vaccinati.

 

 

Studio del 2014: i bambini vaccinati contro l’influenza hanno una probabilità 1,6 volte maggiore rispetto ai bambini non vaccinati di avere una “malattia simil-influenzale” (ILI) non influenzale.

Studio del 2014: i bambini vaccinati contro l’influenza hanno una probabilità 1,6 volte maggiore rispetto ai bambini non vaccinati di avere una “malattia simil-influenzale” (ILI) non influenzale.

 

 

Altre pubblicazioni scientifiche

 

La meta-analisi comprensiva del 2010 condotta dai ricercatori della rispettata Cochrane Collaboration sugli studi riguardanti i vaccino antinfluenzali pubblicati ha scoperto che la vaccinazione «non ha effetto» sull’ospedalizzazione e che «non ci sono prove che i vaccini prevengano la trasmissione o le complicanze del virus».

 

 I ricercatori di Cochrane hanno concluso  che le prove scientifiche «sembrano […] scoraggiare l’utilizzo della vaccinazione antinfluenzale negli adulti sani come misura di routine nella sanità pubblica». 

 

Nella meta-analisi, i ricercatori hanno accusato il CDC di deliberatamente falsificare la scienza per supportare le loro raccomandazioni sul vaccino antinfluenzale universale.

 

Tuttavia, la CNN e altri media tradizionali trasmettono continuamente dichiarazioni del CDC come vangelo e, ironicamente, ridicolizzano quelli di noi che leggono la vera scienza come «fornitori di “disinformazione sui vaccini”» .

 

 

Robert F. Kennedy Jr

 

 

Traduzione di Alessandra Boni

 

© 16 aprile 2020, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

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